Qualcuno la definiva bagnarola per l’estetica che ricordava vagamente un natante; fatto sta che, per 17 anni, la Simca 1000 ha rappresentato uno dei maggiori successi del mercato automobilistico.
La Simca
Il marchio Simca (Société Industrielle de Mécanicque et Carrosserie Automobile) nacque in Francia nel 1934 su iniziativa dell’imprenditore italiano Enrico Teodoro Pigozzi (1898-1964).
Dalla Francia all’Italia
L’idea era di costruire in Francia delle vetture italiane su licenza Fiat. Nel dopoguerra, pur restando nell’orbita del marchio di Torino, la Simca divenne autonoma.
Creatività made in Italy
Dietro questo modello nato nel 1961 c’era il meglio della creatività italiana.
La meccanica…
Il motore era frutto della progettazione di Dante Giacosa (1905-1996) e di Rudolf Hruska (1915-1994), nato in Austria ma di origine boema e naturalizzato italiano.
… e l’estetica
Mentre l’estetica venne sviluppata da Mario Felice Boano (1903-1989) direttore del Centro Stile di Mirafiori, su disegni di Mario Revelli di Beaumont (1907-1985).
Ecco la Simca !
Il risultato fu una vettura a quattro porte, quattro posti, dotata di quattro cilindri da 45 CV, entrata subito nelle grazie degli automobilisti.
La versione Coupè
Dal 1962 fino al 1971 iniziò la produzione della versione sportiva 1000 Coupè by Bertone.
Parziale restyling
Il primo parziale restyling dell’auto cui ne sarebbero seguiti altri nel corso degli anni, arrivò nel 1963 e corrispose con l’aumento della cilindrata a 50 CV.
Subentra la Chrysler
Nel 1965 al posto della Fiat subentrò nell’assetto societario la Chrysler.
Trasferimento
L’intero staff italiano (28 tecnici) si trasferì all’Alfa Romeo.
La Simca LS
Nel 1966 arrivò la nuova Simca Ls che andò ad unirsi al top di gamma Gls, alla L e alla Gla dotata di cambio semiautomatico.
844 mila lire
Questo modello dotato di 5 posti veniva venduto al prezzo di 844 mila lire.
La Simca Rallye
Il 1970 segnò la nascita della versione Rallye dotata di motore 1.100 cc per 53 CV. Seguita dalla Rallye 1 da 60 CV e dalla Rallye 2 da 82 CV.
Addio Simca
Con la fine degli anni ’70 e il restyling della parte anteriore e fari rettangolari, solo per il mercato francese vennero prodotti mille modelli d’addio della Rallye 3.
Speed car
La Rallye 3 era dotata di 103 CV con ampio spoiler sul cofano motore e permetteva di raggiungere i 180 km/h.
L’auto di chi non sa guidare
Durante la sua esistenza la Simca 1000 spartì con la NSU Prinz 4 il singolare stereotipo di auto per chi non sa guidare e lo fa con il cappello in testa.
Il Simca Historiclub
Nel 2016 a Bassano del Grappa in provincia di Vicenza è stato fondato il Simca Historiclub per celebrare il prestigioso marchio francese.
Grande successo
Il successo commerciale arrise alla Simca 1000 non solo in Francia nonostante la diretta concorrenza con la Renault 8, ma anche in Italia dove non vi era nessuna berlina leggera Fiat a 4 porte. (E.M. per 70-80.it)