Nel 1979 il telefilm Gli invincibili (The protectors) ricevette sul TV1 (poi Rai 1) il difficile compito di sostituire alle 19.20 nel cuore dei telespettatori Happy Days. Impresa che riuscì solo in parte.
Quel 22 febbraio
Gli invincibili andò in onda per la prima volta in Italia il 22 febbraio 1979 con La veloce volpe bruna (The Quick Brown Fox, 1×7). Nell’episodio i tre protagonisti devono vedersela con cinque nazisti fuggiti all’estero.
Tutta un’altra storia
Va da sé che le trame de Gli invincibili erano ben altra cosa, rispetto alle atmosfere spassose raccontate nella serie con Richie Cunningham (Ron Howard, 1954) e soci.
Intrighi internazionali
Le avventure spaziavano dal semplice rapimento fino a giungere a casi contorti d’intrighi internazionali.
Gradimento moderato
Il pubblico italiano, diviso a quell’ora tra grandi e piccoli, in attesa alle 19.45 dell’Almanacco del giorno dopo seguito da oltre dieci milioni di telespettatori, mostrò di gradire moderatamente Gli invincibili.
Solo 24 episodi
La Rai, infatti, propose dal lunedì al sabato solo 24 dei 52 episodi da 25 minuti l’uno della serie, divisi in 2 stagioni. L’ultimo andato in onda il 26 marzo 1979.
Sceneggiatura affrettata
Proprio per la durata di soli 25 minuti, invece dei soliti 45/50, la sceneggiatura de Gli invincibili risultava spesso affrettata e sviluppata in modo illogico.
Sequenza stravolta
Non è dato di sapere, inoltre, perché la sequenza delle puntate de Gli invincibili in Italia venne stravolta rispetto a quella originale.
Cambio di rete
Dal settembre 1980 i rimanenti episodi furono programmati da Canale 5. Tranne uno, Quin, che restò inedito per l’Italia.
Gerry Anderson
Gli invincibili rappresentarono l’unico telefilm non fantascientifico creato da Gerry Anderson (1929-2012) e il secondo dopo UFO con attori in carne ed ossa a seguire l’esperienza con le marionette elettroniche.
L’esordio
Prodotto dalla ITC Entertainment di Lew Grade (1906-1998), la serie fu trasmessa per la prima volta in Gran Bretagna tra il 1972 e il 1973.
Grande successo…all’estero
Gli invincibili resta una delle serie di maggior successo firmate dallo sceneggiatore e produttore televisivo britannico. Il telefilm fu trasmesso anche in Francia, Germania e Stati Uniti.
Come The Persuaders
Proprio come Attenti a quei due (The persuaders) in onda (anche) nello stesso periodo, Gli invincibili era ambientato in numerose località esotiche. Per compensare i costi si decise di girarlo in 16 mm invece dei tradizionali 35 mm.
Investigatori molto speciali
Sebbene il titolo originale The protectors faccia pensare a delle guardie del corpo, Gli invincibili racconta, invece, le avventure in giro per il mondo di tre investigatori molto speciali.
The protectors
I tre, tutti molto ricchi, fanno parte dell’organizzazione segreta The protectors, con sede a Londra, che ha il compito di garantire la protezione delle persone innocenti.
Harry Rule
Protagonista de Gli invincibili è il capo del trio Harry Rule (Robert Vaughn,1932-2016). Egli possiede a Londra un’azienda molto efficiente e con lui c’è Suki (Yasuko Nagazumi,1943), segretaria giapponese esperta d’arti marziali.
Come James Bond
Harry Rule si sposta, inoltre, su una splendida auto: la Jensen Interceptor, degna dell’Aston Martin di James Bond.
Paul Buchet
Della squadra fa parte anche Paul Buchet. Esperto di moderne tecnologie, il personaggio lavora a Parigi ed è interpretato da Tony Anholt (1941-2002), già Tony Verdeschi nella seconda stagione di Spazio 1999.
Caroline di Contini
A Roma, invece, dove gestisce un’agenzia investigativa specializzata nel recupero di opere d’arte rubate, si trova la contessa Caroline di Contini (Nyree Dawn Porter, 1936-2001).
Chino
A farle da cameriere, autista e guardia del corpo c’è Chino (Anthony Chinn, 1930-2000), che viene dalla Mongolia.
Carlo Delle Piane
Proprio a Roma si svolge Non vedere il male (See no evil) trasmesso da Canale 5 il 2 luglio 1981, episodio dove Gli invincibili devono proteggere un senatore in pericolo. Fra gli interpreti nel ruolo di un terrorista, c’è l’attore Carlo Delle Piane (1936-2019).
Litigi sul set
Gerry Anderson nella sua biografia raccontò che Robert Vaughn si comportava come prima donna di Hollywood, litigando spesso con gli altri attori. Lo stesso Vaughn definì Gli invincibili: “Spazzatura insapore”.
Le sigle
Del telefilm divenne famosa anche la sigla iniziale Avenues And Alleyways, firmata da Tony Christie (1943). Mentre in Italia ebbe successo quella finale: Identikit, cantata da Jimmy Fontana (1934-2013).
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)