Nella seconda metà degli anni ’70, l’etichetta canadese K-tel già famosa all’estero si affacciò anche in Italia con una serie di compilation, molte delle quali con il meglio dei successi del momento.
L’umile ragazzo di campagna
Il marchio K-tel nacque da un’idea di Philip Kives (1929-2016) umile ragazzo di campagna originario di un piccolo villaggio canadese.
Mago del marketing
Negli anni Philip Kives, dotato di parlantina sciolta, si trasformò in un mago del marketing per i modi particolarmente schietti di vendere porta a porta prodotti per la cucina.
Infomercial
La sua tecnica, definita Infomercial, poco elegante ma molto efficace, conquistò anche il pubblico televisivo e divenne sinonimo del marchio K-tel.
Il business discografico
Costituita formalmente nel 1968, la K-tel si espanse anche in ambito musicale (in seguito anche video e dei videogiochi) distribuendo dischi in 34 paesi.
Milioni di dollari
In dieci anni dal 1971 al 1981 le vendite discografiche lievitarono da 23 a 178 milioni di dollari.
Il mercato italiano
Come dicevamo, negli anni ’70 la K-tel approdò anche al mercato italiano distribuita dalla Ricordi prima e RCA poi.
Compilation miste
Le compilation appartenevano ad artisti vari (20 Successi 20), ma contenevano anche singoli nello stile The best of come David Bowie (1947-2016) e Elton John (1947).
Sapore d’estate
Su etichetta K-tel erano anche le immancabili raccolte romantiche (Sapore d’amore, Canzoni d’amore) ed estive (Sapore d’estate, Ciao! ).
I grandi classici
Era possibile reperire anche i grandi classici del repertorio italiano e straniero (Italian e International Graffiti) disponibili nella linea economica.
Cabaret
Negli anni ’80 comparvero raccolte, come quella del 1981 intitolata Cabaret, dedicata alle figure dell’intrattenimento italiano.
La rabbia degli acquirenti
Ciò che nel tempo rese antipatica la K-tel agli acquirenti facendola accostare alle etichette di secondo piano, erano gli escamotage usati anche da altri per proporre più brani possibili nei dischi.
Solchi stretti
Innanzitutto i solchi stretti dovuti all’esigenza di inserire negli album almeno 10 brani per lato, a scapito delle frequenze basse e quindi della qualità audio.
Brani sfumati
Inoltre, per mantenere un minutaggio accettabile (più di tanto un 33 giri non tollera), i brani riportati su ogni facciata venivano sfumati prima dell’effettivo finale.
Club mix
Con l’avvento degli anni ’90 e quindi del CD, la K-tel continuò comunque a proporre compilation, soprattutto della linea Club Mix.
Dischi d’oro e di platino
Dedicata al pubblico delle discoteche, la serie conquistò dischi d’oro e di platino.
K-tel vive!
A oggi la K-tel gode ancora di ottima salute e la sede si trova nella canadese Winnipeg.
Vasto catalogo
Il vasto catalogo audio-video di cui dispone conta produzioni del calibro di Green Book, film vincitore di tre premi Oscar nel 2019 e Queen’s Gambit (La regina degli scacchi, 2020) grande successo su Netflix.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)