Nella seconda metà degli anni ’70 l’Ape Magà rappresentò uno dei tanti prodotti d’importazione giapponese trasmessi dalle tv locali prima e destinati alle nazionali poi.
La Tatsunoko
Il protagonista di questo anime fu ideato dal fondatore della Tatsunoko, società d’animazione, Tatsuo Yoshida (1932-1977).
Un fuco di nome Hutch
Nella versione internazionale l’Ape Magà si chiamava Hutch (Honeybee Hutch), Hacchi in quella giapponese.
Dal Giappone con amore
La serie andò in onda per la prima volta sulla giapponese Fuji Tv dal 7 aprile 1970 all’8 settembre 1971, per un totale di 91 episodi.
Due serie
Nell’edizione italiana gli episodi vennero suddivisi in due serie: Le avventure dell’Ape Magà e Le nuove avventure dell’Ape Magà.
Rivale dell’Ape Maia
Sull’onda del successo dell’Ape Maia trasmessa dal 1980, il fuco Hutch mantenne in Italia il sesso femminile fino agli anni ’90, divenendone la naturale rivale.
La sopravvissuta
Sopravvissuta a un attacco di vespe che hanno distrutto tutto l’alveare, l’Ape Magà si mette alla ricerca della mamma fuggita con tutte le altre api.
Ape coraggiosa…
Durante le avventure, alle prese con insetti di ogni tipo, la protagonista si dimostra molto generosa, forte e coraggiosa.
… e impavida
Non ha paura di nulla ed è sempre pronta a sfidare chi le vuole male o difendere i deboli dai prepotenti.
Il ritorno
Nel 1974 fu realizzata una nuova serie animata composta da 26 episodi, uscita in seguito in Italia con il titolo Il ritorno dell’Ape Magà.
La sorella Maya
In questa serie la protagonista ritrova la madre e la sorella Maya.
Il merchandising
Come per tutti gli altri cartoni giapponesi, anche per l’Ape Magà vennero prodotti numerosi accessori legati al personaggio, tutti di grande successo.
Il pupazzo
La Fanny realizzò il pupazzo oggi valutato 100 euro.
Le patatine
La San Carlo commercializzò le patatine.
Accessori scolastici
Per la scuola vennero creati un’infinità d’accessori.
Anche a fumetti
Del personaggio c’era anche il fumetto assieme a puzzle ed adesivi su La Banda Tv Ragazzi, Cartoni in Tivù, Telefumetto.
La sigla
Anche la sigla de l’Ape Magà ebbe un buon successo con 350 mila copie vendute.
I nostri figli
Era cantata dal coro I nostri figli diretto da Nora Orlandi (1933). (E.M e G.S. per 70-80.it).
https://www.youtube.com/watch?v=lPyEWJtkY28