Sembra un’auto uscita da un film di fantascienza e in effetti è così. La Bond Bug era una microcar britannica a due posti e tre ruote.
Tom Karen
Fu progettata da Tom Karen (1926-2022) della Ogle Design per la Reliant Motor Company, che la costruì dal 1970 al 1974, dopo aver acquistato nel 1969 la Bond Cars Ltd.
John Crosthwaite
Il telaio della Bond Bug, di nuova concezione, fu realizzato dall’ingegnere John Crosthwaite (1925-2010).
La Regal 3/25
Nel 1962 la Reliant Motor Company aveva lanciato la Regal 3/25, anch’essa a tre ruote, con l’intenzione di realizzare una versione sportiva per attirare gli acquirenti più giovani.
La forma a cuneo
Il risultato fu qualche anno più tardi la Bond Bug, dall’innovativa forma a cuneo, come alcune supercar degli anni ’70. Sebbene le prestazioni fossero più modeste.
Pochi esemplari
In quattro anni videro la luce solo 2270 esemplari, dotati di carrozzeria in fibra di vetro e telaio in acciaio.
Un ciclomotore
Avendo solo tre ruote, una anteriore e due posteriori, la Bond Bug era omologata come ciclomotore.
Apertura dall’alto
Un’altra caratteristica che la faceva sembrare un’auto del futuro era l’apertura dell’abitacolo verso l’alto.
Interni sportivi
Gli interni erano tipici di un’auto sportiva: sedili contenitivi, volante ad hoc per assumere una posizione di guida bassa e distesa. Le portiere erano dei semplici pannelli morbidi.
Arancione e bianco
La Bond Bug venne proposta con un brillante colore arancione mandarino. Ne furono realizzati solo 6 modelli di color bianco per una réclame di sigarette.
Motore da 30 cv
Installato nella parte anteriore, al momento del lancio il motore era un 700 cc a 4 cilindri e 30 cv. La trasmissione a 4 marce inviava la potenza alle ruote posteriori.
Piccola e veloce
Pesando solo 394 kg, la Bond Bug poteva permettersi di raggiungere le 76 miglia orarie (122 km/h).
La 700ES
Dopo la 700E, nel successivo modello 700ES il motore venne aggiornato e portato a 31 cv. Nel 1973 arrivò la versione più potente da 750cc.
Più di una Mini !
La ES costava 629 sterline, cioè più di una Mini; particolare che non le impedì d’essere comunque apprezzata.
Pronta per Star Wars
Proprio il progetto della Bond Bug ispirò Tom Karen nella realizzazione di uno dei più iconici veicoli della saga di Star Wars: il Landspeeder pilotato da Luke Skywalker.
Amata dai collezionisti
Divenuta un classico del collezionismo e considerato il numero esiguo dei modelli, oggi una Bond Bug può essere valutata anche ventimila euro.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)