Per i ragazzi delle scuole medie, negli anni ’60 l’appuntamento televisivo irrinunciabile era rappresentato il sabato pomeriggio dal gioco a quiz chiamato Chissà chi lo sa? condotto da Febo Conti (1926-2012).
La cartellina
In tanti ricordano ancora il presentatore sempre sorridente, dotato di cartellina con disegnato sopra un enorme punto interrogativo.
Gli esordi
La trasmissione andò in onda per la prima volta e per una manciata di puntate dal Teatro dell’Arte al Parco di Milano, gli studi Rai di Corso Sempione, il 19 luglio 1961.
Un mercoledì
All’esordio Chissà chi lo sa? fu collocata dalle 18.30 alle 19.30 del mercoledì, per poi essere spostata nella più congeniale al proprio pubblico fascia del sabato pomeriggio alle 17.45.
Giorno libero
Il tardo pomeriggio del sabato, infatti, con la domenica era dedicato dagli studenti al meritato riposo, dopo l’ impegnativa settimana scolastica.
Si riparte
Dopo una lunga pausa Chissà chi lo sa? riprese il 3 dicembre 1966 fino al 1972, affermandosi come una delle trasmissioni di maggior successo e più longeve della Rai.
Cino Tortorella
Alla regia Cino Tortorella (1927-2017) meglio conosciuto come Mago Zurlì dello Zecchino d’Oro. Mentre Febo Conti era assistito dalla segretaria Laura Gambieri.
Squillino le trombe, entrino le squadre!
Il presentatore esordiva con l’annuncio Squillino le trombe, entrino le squadre! a quel punto facevano il loro ingresso i veri protagonisti di Chissà chi lo sa?
Le scuole medie
In ogni puntata, infatti, partecipavano due squadre di ragazzi delle scuole medie composte ciascuna da otto concorrenti, provenienti da tutte le regioni italiane.
Un vero e proprio torneo
Le due squadre affrontavano un vero e proprio torneo con tanto di semifinale e finale. La squadra vincente tornava la settimana successiva.
La cultura in primo piano
Chissà chi lo sa? era una sfida a colpi di domande di cultura generale, enigmi e giochi vari.
Libri come premio
Il premio finale consisteva in libri destinati alla biblioteca della scuola vincente. Nell’edizione lunare del 1969 la squadra vincitrice si poté permettere un viaggio allo Space Center di Houston nel Texas.
Il giudice di gara
Ogni puntata ospitava un nome importante del mondo dello spettacolo e del giornalismo che in qualità di giudice di gara sorvegliava il corretto andamento del gioco.
Ugo Tognazzi
Fra i tanti Ugo Tognazzi (1922-1990) e Indro Montanelli (1909-2001).
Tanti ospiti
Chissà chi lo sa? dava spazio anche a momenti musicali e ospiti vari come Fabrizio De André (1940-1999), Enzo Jannacci (1935-2013), Gino Bramieri (1928-1996), Paolo Villaggio (1932-2017), Nada (1953). Fra i gruppi intervenuti nella trasmissione I Dik Dik e gli scozzesi Middle of the Road.
Herbert Pagani
Nel febbraio 1969 Herbert Pagani (1944-1988) per spezzare una lancia a favore dei ragazzi deboli di vista cantò Cin Cin con gli occhiali.
Le fasi del gioco
Chissà chi lo sa? prevedeva diverse fasi di gioco, dal punteggio variabile. Ogni caposquadra aiutato da tutti i suoi compagni aveva 5 secondi per rispondere alle domande.
La gara degli oggetti
Nella gara degli oggetti ogni squadra doveva trovare nello studio televisivo il maggior numero di oggetti il cui nome iniziava con una determinata lettera. La vincente conquistava due punti.
Gli indovinelli
In questa fase le squadre dovevano rispondere a cinque domande ciascuna di cultura generale, attualità, sport. In palio due punti.
Gioco del personaggio
A Chissà chi lo sa? in base a degli indizi rivelati da Febo Conti, le squadre erano chiamate a individuare un personaggio misterioso. In palio 3 punti.
12 domande brucianti
Ben 12 punti, uno per ogni risposta esatta, erano a disposizione di ciascuna squadra il cui compito era rispondere a una serie di domande a raffica.
Gioco delle diapositive
Al termine di ogni puntata di Chissà chi lo sa? era previsto il Gioco delle diapositive. Per ogni squadra dieci diapositive e relativi punti, il cui soggetto doveva iniziare con la stessa lettera.
Si studia con la TV
Non c’è dubbio che Chissà chi lo sa? oltre a essere motivo di divertimento per i partecipanti e telespettatori, servisse agli studenti come utile strumento di ripasso.
Più di ventimila richieste
Si racconta che per ogni edizione le richieste di partecipazione fossero più di ventimila.
Cliff Richard!
Di Chissà chi lo sa? esiste anche un disco inciso da Febo Conti, nell’edizione 1969 la sigla iniziale era Chi lo sa? cantata da Cliff Richard (1940), mentre la finale Gioventù di Umberto Napolitano (1947).
Podcast
Qui il podcast dell’articolo. (E. M. per 70-80.it)