Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi primi censurati RAI?
In un’epoca in cui le donne che indossavano sulle spiagge costumi ritenuti troppo audaci venivano multate, non stupisce che uno sketch televisivo, apparentemente innocente, scatenasse l’ira dei vertici Rai.
Licenziati in tronco
Risultato: il licenziamento dei diretti interessati. Nella specie, Raimondo Vianello (1922-2010) e Ugo Tognazzi (1922-1990).
Un due tre
La coppia di attori comici si stava affermando nel panorama televisivo italiano con Un due tre. Un programma in onda dal 1954, dove a farla da padrone erano scenette comiche con al centro la realtà di tutti i giorni.
Sketch memorabili
Fra i numerosi siparietti rimasti nella storia della televisione, quello del contadino toscano Tito (Raimondo Vianello) e lo scioglilingua cui si sottopone sua madre, interpretata da Ugo Tognazzi: “Tito tu t’hai ritinto il tetto, ma non t’intendi tanto di tetti ritinti”
L’onorevole difetto
Altrettanto divertente la scena di Raimondo Vianello nelle vesti di un onorevole, recatosi dall’otorino (Ugo Tognazzi) per farsi curare un difetto lessicale.
La fine improvvisa
Di sicuro i due alla guida di un programma in onda con successo da 6 anni, mai si sarebbero aspettati una fine così improvvisa, determinata da uno sketch che oggi sarebbe stato considerato fin troppo innocente.
Il presidente Gronchi
Quell’anno il presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi (1887-1978), presiedeva alla visita in Italia dell’omologo francese Charles De Gaulle (1890-1970). Durante una serata alla Scala di Milano, i due si trovavano sul palco d’onore.
La caduta
Un collaboratore del presidente italiano, mentre questi si sedeva, tardò ad avvicinargli la sedia, causandone l’involontaria caduta trasmessa in diretta televisiva.
Aviralità
Oggi sarebbe diventato virale in pochi secondi sul web. Allora, invece, nessun giornale ne fece menzione.
Lo sketch di Un due tre
A rimediare ci pensarono i due ragazzacci di Un due tre, che durante una scenetta riproposero l’accaduto. Vianello toglie la sedia a Tognazzi che sta per accomodarsi e gli dice: “Ma chi ti credi di essere?”. Tognazzi, sul pavimento, allarga le braccia rispondendo: “Tutti possono cadere!”.
L’allontanamento di Raimondo Vianello e Ugo Tognazzi
Quella sera il pubblico italiano rise molto, comprendendo l’allusione. I vertici Rai, invece, la presero malissimo. I due comici una volta rientrati nei camerini, trovarono due raccomandate di richiamo per aver fatto una gag non contemplata dal copione, con conseguente mancato rinnovo del contratto nella stagione successiva.
Direttore compreso
Anche il direttore del Centro di Produzione Televisiva di Milano fu allontanato, reo d’aver autorizzato la scenetta irriverente. L’episodio rappresentò forse il primo caso di censura, nella storia della televisione italiana.
L’ironia di Raimondo
Negli anni Raimondo Vianello, assieme alla compagna di sempre Sandra Mondaini (1931-2010), ci ha abituati all’umorismo nero che diceva d’amare, al punto da farlo diventare un marchio di fabbrica.
A volte ritornano
Ecco cosa affermava in un’intervista: “In tanti anni sulle scene Sandra l’ho fatta morire un sacco di volte. Purtroppo è sempre tornata”. (E.M per 70-80.it)