A guardarla oggi potrebbe ispirare in molti solo un senso di nostalgia. Eppure non tutti sanno che nel 1969, quando fu presentata, la Fiat 128 era dotata di soluzioni tecniche così innovative da essere utilizzate fino ai giorni nostri.
L’invidia tedesca
Particolare non trascurabile: ce la invidiarono addirittura i tedeschi. Che – checché lo si neghi – usarono la Fiat 128 come auto di riferimento per la Volkswagen Golf.
La Golf esiste ancora
Destino ha voluto che alla fine l’allieva superasse la maestra: la Golf è ancora in circolazione, sia pur rinnovata, mentre l’auto italiana è uscita di produzione nel 1983.
Fiat 128 smontata
Si racconta che Giorgetto Giugiaro (1938) nel 1970 si trovasse nel centro ricerche della Volkswagen. Lì i tedeschi avevano smontato il modello della casa automobilistica torinese, dichiarandosi incapaci di riprodurre una meccanica cosi raffinata al prezzo concorrenziale con cui la Fiat 128 era venduta.
Enzo Ferrari
D’altro canto, come dimostriamo nel video in calce, lo stesso Enzo Ferrari (1898-1988) divenne protagonista di uno spot promozionale.
Conferma
A conferma delle indubbie qualità della Fiat 128.
L’auto di Maradona
Va detto che la Fiat 128, la prima auto di Diego Maradona (1960-2020), aveva un ruolo importante. Era infatti nata per sostituire un altro fiore all’occhiello della casa torinese: la 1100.
Degna eredità
Divenuta auto dell’anno 1970, i motori quattro cilindri con albero a camme in versione evoluta, furono montati sulle Fiat Punto, Bravo, Brava e Marea.
Auto innovativa
Il motore anteriore a trasversale, già sperimentato sull’Autobianchi Primula e sulla A111, era del resto un innovativo quattro cilindri raffreddato ad acqua progettato dall’ingegner Aurelio Lampredi (1917-1989). Riconosciuto come un genio italiano dell’auto.
Motore traversale
La vera innovazione rispetto alle altre automobili europee, vecchie pioniere della trazione anteriore, era proprio il motore-trasmissione montato in posizione trasversale. Con il cambio in linea a sinistra che permetteva un perfetto utilizzo dello spazio nell’abitacolo.
Disposizione Giacosa
A sottolineare la modernità della scelta si consideri che questa disposizione è ancora oggi utilizzata dai costruttori sulle piccole-medie trazioni anteriori. Esattamente col nome disposizione Giacosa, dall’ingegnere italiano Dante Giacosa (1905-1996), creatore dell’auto.
Costi contenuti
All’epoca la Fiat 128 a due porte costava 875.000 lire, mentre per la quattro porte servivano 930.000 lire. Qualche mese più tardi, al Salone di Torino 1969, fu presentata la versione familiare, mentre al Salone di Ginevra del 1971 fu la volta della 128 Rally.
Nuove versioni
Sempre nel 1971, ma al Salone di Torino, arrivò la versione coupé disponibile nelle motorizzazioni 1.100 e 1.300 e negli allestimenti Sport e Sport Lusso.
75 cv
Le dimensioni calavano rispetto alla versione standard, ma i modelli montavano motori più potenti come il 1.1 da 55 cavalli e il 1.3 da 75 CV.
L’auto berlina
Negli anni si arrivò alla costosa 128 berlina 1300 Special 4 porte, commercializzata a 2.139 mila lire.
Venduta all’estero
La Fiat 128 fu venduta anche all’estero in 11 stati tra cui la Nuova Zelanda, Argentina, Thailandia e Zambia.
Fracchia
Possiamo ancora vedere il modello in numerosi film nostrani, come Fracchia la belva umana con Paolo Villaggio (1932-2017) del 1981 e Delitto in Formula 1 con Tomas Milian (1933-2017) del 1985.
Sostituita dalla Ritmo
Presente sui listini italiani fino al 1983, in 14 anni di carriera è stata venduta in oltre 3 milioni di esemplari. Per poi essere sostituita dalla Fiat Ritmo.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)