Accendere la tv e trovarsi davanti Raffaele Pisu (1925-2019) con il pestifero Provolino era uno dei momenti preferiti dai bimbi cresciuti a cavallo tra gli anni ’60 e ’70.
Il pupazzo ebbe un tale successo da essere venduto nei negozi di giocattoli e comparire in molte trasmissioni televisive del periodo.
Gli esordi
Provolino apparve per la prima volta nella trasmissione Vengo Anch’io, trasmessa dalla Rai sul Programma Nazionale (ora Rai 1) in 8 puntate nel 1968.
Lele
Scritto da Castellano (1925-1999) e Pipolo (1933-2006) con la regia di Eros Macchi (1920-2007) e Lino Procacci (1924-2012), il varietà era condotto da Raffaele Pisu che il pupazzo chiamava Lele.
Jannacci
La sigla era il celebre brano Vengo anch’io. No, tu no di Enzo Jannacci (1935-2013).
Il successo televisivo
In seguito, Provolino, ideato da Paul Campani (1923-1991), divenne protagonista di diversi programmi tv come: Che domenica amici (1968-1969), Senza Rete (1968-1975), La domenica è un’altra cosa (1969-1970), in cui comparve Fanella, la versione femminile del pupazzo.
Bialetti
Provolino fu anche star del Carosello abbinato al marchio Bialetti.
Una coppia indissolubile
Provolino e Raffaele Pisu che lo manovrava, facevano coppia fissa. Spesso aveva con il presentatore dei battibecchi.
Boccaccia mia statti zitta!
Le battute, di frequente irriverenti, si concludevano sempre con la frase, divenuta un tormentone: Boccaccia mia statti zitta!
Le voci
La voce di Provolino era di Oreste Lionello (1927-2009), poi sostituito da Franco Latini (1927-1991).
Gli albi a fumetti
Il personaggio ispirò tutta una serie di fumetti disegnati da Alberico Motta (1937-2019) e Pierluigi Sangalli (1938), editi da Bianconi e R.A.F.
Super Provolino
La serie originale fu pubblicata dal 1970 al 1974, in seguito uscì dal 1972 al 1983 la collana Super Provolino, ristampata per un breve periodo negli anni ’80.
Il disco
Dallo spettacolo la RCA Original Cast pubblicò nel 1968 il singolo Boccaccia mia statti zitta, cantato da Oreste Lionello. (E.M. per 70-80.it)