Sciolto nella minestra o spalmato sul pane, dalla colazione all’ora della merenda. Quanti di noi sono cresciuti con l’inconfondibile sapore del formaggino Mio?
Compagno d’infanzia
Il formaggino Mio venne concepito nel 1936 proprio come alimento per bambini. Quell’anno la Locatelli diede il via alla produzione nello stabilimento di Robbio (PV). Arrivò seconda dopo la Galbani, che già nel 1925 aveva messo in commercio un alimento simile.
Le figurine
Prima del boom vero e proprio, che arrivò alla fine degli anni ’50, le figurine entrarono a far parte dell’universo Locatelli.
Lo scopo
L’evidente scopo era invogliare i genitori all’acquisto del formaggino, pressati dalle ripetute richieste dei figli.
La didattica
Alla funzione ludica, le figurine del formaggino Mio univano quella didattica che le accompagnerà anche nei decenni successivi.
Il mio zoo
Il mio zoo con le immagini di animali esotici, fu fra primi album in commercio.
Mangiare sano
Negli anni ’50 il formaggino Mio divenne sinonimo di cibo sano.
Roche
Con la collaborazione della multinazionale farmaceutica Roche, il prodotto per bambini venne arricchito con le vitamine tipiche della carne e assenti nel latte.
Le figurine animate
Dal 1957 il formaggino Mio oltre che ghiottoneria alimentare, divenne tale anche per i collezionisti di figurine.
Animate
Fecero la loro comparsa quelle animate (3,1x 2,8 cm), definite così perché cambiavano inquadratura in base all’inclinazione.
Walt Disney
Le figurine di questo tipo furono diffuse fino al 1965. Comprendevano 58 serie (secondo altre fonti 56), per un totale di 444 soggetti molti dei quali ispirati alle pellicole di Walt Disney: Biancaneve (nona serie), La spada nella roccia (quinta serie), La bella addormentata nel bosco (decima serie), I tre moschettieri.
Topolino e gli altri
La ventiseiesima serie abbinata al formaggino Mio ispirata sempre alle figure Disney, comprendeva sei soggetti a tema circense, protagonisti fra gli altri Topolino, Paperino, Dumbo.
Usa-Italia
Le prime 41 serie per un totale di 326 figurine provenivano dalla Vari-Vue di Mount Vernon nello stato di New York, mentre le successive vennero realizzate dalla Movicolor di Milano.
Le prime 24
Di queste le prime 24, dal numero 1 al 212, erano numerate sul retro, in seguito la numerazione scomparve.
Jacovitti
Delle serie di figurine assieme al formaggino Mio prodotte fino a metà degli anni ’60, ben 9 portavano la firma di Benito Jacovitti (1923-1997).
Le plasteco
Dalla seconda metà degli anni ’60 iniziò l’abbinamento al formaggino Mio delle figurine plasteco.
Aristogatti e Pinocchio
Realizzate in pvc, grazie a una leggera imbottitura, i bimbi potevano divertirsi ad attaccarle ovunque con l’ausilio di acqua e sapone. Fra i soggetti Gli Aristogatti e Pinocchio.
Le altre serie
Le figurine sagomate morbide, in gomma piuma, videro protagonisti negli anni ’70 una miriade di soggetti come Pippo olimpionico, Pippo al mare, la serie dedicata a Paperino e Topolino Marco Polo.
Carosello
Gli spot del formaggino Mio non potevano certo mancare a Carosello, con testimonial del calibro di Giovanna Ralli (1935), Nino Manfredi (1921-2004), Franco Volpi (1921-1997).
Braccobaldo
Indimenticabili quelli interpretati tra il 1965 e il 1970 da Braccobaldo Bau personaggio creato da William Hanna (1910-2001) e Joseph Barbera (1911-2006). (E.M per 70-80.it)