Quanto è importante la scelta del testimonial per una campagna pubblicitaria? Di sicuro parecchio, soprattutto all’epoca di Carosello, quando diversi nomi noti dello spettacolo vissero la curiosa esperienza di vedere oscurata la loro carriera dal prodotto per cui avevano prestato il volto.
Personaggio pubblico
Con il termine testimonial si identifica un personaggio pubblico chiamato a prestare la sua notorietà a fini pubblicitari. Negli anni di Carosello alcune scelte risultarono talmente azzeccate che ancora oggi il nome del relativo testimonial viene accomunato allo spot di cui era protagonista. Ne abbiamo riscoperti alcuni.
Tino Scotti
L’attore comico milanese Tino Scotti (1905-1984), fu il primo testimonial della campagna Falqui, trasmessa da Carosello tra il 1958 e il 1973. Il notissimo slogan era “Falqui, basta la parola!”, ideato da Marcello Marchesi (1912-1978) negli anni in cui il termine lassativo non poteva essere menzionato in tv.
Parole ambigue
Nel carosello, Tino Scotti impersonava un professore che spiegava il significato delle parole e presentava situazioni in cui esse hanno significati ambigui, come Ortensia, nome di una pianta, ma anche nome di persona.
Nicola Arigliano
Per anni la figura dell’attore nonché cantante jazz Nicola Arigliano (1923-2010), fu identificata col carosello del Digestivo Antonetto. Arigliano, divenne testimonial anche per altri marchi come i liquori Amaro Cora e Punt e Mes.
Lo scommettitore
Nelle scenette, Nicola Arigliano amava recitare e cantare. Il ruolo più amato dal pubblico televisivo, era sicuramente quello del gradasso (Lo scommettitore) che si vantava con gli amici di strabilianti imprese e sulle quali si lanciava in scommesse temerarie, regolarmente perdute.
Armando Testa
Il carosello ideato da Armando Testa (1917-1992) terminava sempre con una ricca mangiata che richiedeva l’uso del noto digestivo, di cui veniva evidenziata, oltre alla rapidità di risoluzione del problema bruciore, anche la sua comodità: “Bastano una o due pastiglie da far sciogliere direttamente in bocca e si può prendere anche in tram”.
Gino Cervi
Nel 1958 prese il via su Carosello Questa sera per voi, testimonial l’attore Gino Cervi (1901-1974) con lo slogan: “Vecchia Romagna etichetta nera, il brandy che crea un’atmosfera”.
Don Camillo e l’onorevole Peppone
Gino Cervi già noto al pubblico per il ruolo di Peppone, nella celebre saga cinematografica di Don Camillo e poi in quello del commissario Maigret in onda sulla Rai dal 1964 al 1972, è probabilmente uno dei pochi nomi la cui fama superò quella del prodotto che pubblicizzava.
Sorbolik
Dopo aver recitato nello spot con l’amico e collega Fernandel (Fernand-Joseph-Désiré Contandin, 1903-1971), arrivò un cartone, ideato dai creativi della Gamma Film: un piccolo supereroe dal forte accento emiliano che si chiamava Sorbolik, inserito per richiamare le origini di Cervi.
Espressione dialettale
Il nome del personaggio, a metà strada tra i disegni animati di Bruno Bozzetto (1938) e il fumetto di Diabolik, era una mutazione del modo di dire dialettale bolognese sorbole utilizzato per indicare stupore e sorpresa.
Nino Castelnuovo
Il pubblico di oggi ricorda ancora l’attore Nino Castelnuovo (1936-2021), per la sua lunga carriera (circa dieci anni) di atletico testimonial nella pubblicità dell‘Olio Cuore, in cui veniva ripreso nell’atto di saltare una staccionata.
Un grande attore di teatro…
Ma Nino Castelnuovo è stato uno dei più popolari attori di cinema e tv e uno dei più apprezzati interpreti delle opere teatrali dirette da Giorgio Strehler (1921-1997).
…. e cinema
Ha interpretato Renzo nei Promessi Sposi del 1967 e l’archeologo italiano D’Agostino nella pellicola Il Paziente Inglese (1996), lo troviamo anche in Rocco e i suoi fratelli (1960) e in Un maledetto imbroglio (1959). (E.M per 70-80.it)