1967. Franco Battiato, dalla settimana enigmistica alla pubblicità dei divani, la versatilità fatta uomo. Fin dagli esordi

Franco Battiato

Personaggio eclettico, sempre fedele alle sue convinzioni, per niente disposto a compromessi. Ecco chi era Franco Battiato, in origine Francesco (1945-2021).

Giorgio Gaber

Una volta trasferitosi a Milano nei primi anni ‘60, Francesco Battiato conobbe Giorgio Gaber (1939-2003). L’artista milanese fu il suo pigmalione, lanciandolo nel variegato firmamento musicale di quel periodo.

  • Ascolta 70-80.it!

Con Ombretta Colli

Iniziò cosi una proficua collaborazione, che lo vide come chitarrista entrare a far parte del complesso che accompagnava Ombretta Colli (1943), moglie di Gaber.

Franco Battiato

Disco flexy

All’epoca La Nuova Enigmistica Tascabile, iniziativa editoriale di Corrado Tedeschi (1899-1972), proponeva ai suoi lettori come allegato un 45 giri flexy, disco in plastica flessibile, con un artista differente per facciata.

  • Engine Radio
    Pubblicità

Il primo disco

Dell’iniziativa, volta a lanciare voci nuove, fece parte nel 1965 anche Franco Battiato, con il nome di Francesco.

  • App 70-80.it Android iOS 2024
    Pubblicità

L’amore è partito

Per la cover de L’amore è partito di Beppe Cardile (1942), oggi primizia da collezione, Franco Battiato percepì la modesta somma di 5 mila lire.

E più ti amo

Con la medesima modalità, sempre lo stesso anno, pubblicò E più ti amo successo di Alain Barriere (1935-2019),  tradotto in italiano da Gino Paoli (1934).

Franco Battiato

Non sono Francesco

Sul cambio del nome da Francesco a Franco Battiato, esistono due versioni differenti. Secondo una, a consigliarlo fu Giorgio Gaber.

Francesco Guccini

L’altra, invece, rivela che il cambio di nome fu una singolare idea di Francesco Guccini (1940), per evitare che nell’ambiente musicale del periodo vi fossero due Francesco, creando quindi confusione.

  • MCL Avvocati Associati
    Pubblicità

Diamoci del tu

Francesco Guccini era, infatti, ospite della trasmissione televisiva Diamoci del tu, condotta da Caterina Caselli (1946) assieme a Giorgio Gaber, il quale vinta la ritrosia di Franco Battiato, aveva convinto anche lui a partecipare.

Franco Battiato

La Jolly

Dopo un’esperienza negativa con la Ricordi, Giorgio Gaber propose Franco Battiato alla casa discografica Jolly del produttore Walter Gurtler (1924-2004), che lo inserì nel filone dei cantanti di protesta, all’epoca in voga.

L’anonimo Battiato

Destino volle che, a causa della mancata iscrizione alla Siae, nel primo singolo inedito di Franco Battiato, La torre/Le reazioni del 1967, non comparisse in veste di compositore e autore.

Il mondo va così

Stesso discorso, per il secondo disco dal titolo Il mondo va cosi/ Triste come me. Il lato A era una cover di Et moi, et moi, et moi, del cantautore francese Jacques Dutronc (1943), poi ripresa da Franco Battiato per il suo film Perdutoamor del 2003, interpretata da Moltheni (pseudonimo di Umberto Maria Giardini, 1968).

  • Pubblicità

Battiato e i divani

Non tutti sanno che nel 1971 Franco Battiato prestò la sua figura per i manifesti pubblicitari di una marca di divani.

Che c’è da guardare?

Che c’è da guardare? Non avete mai visto un divano? Recitava la scritta sui manifesti. In realtà da guardare c’era il particolare aspetto dell’artista siciliano, per l’occasione con capelli lunghi e crespi, basette e occhiali psichedelici e il volto pitturato di bianco.

  • Ascolta 70-80.it!

Gianni Sassi

L’idea era venuta a Gianni Sassi (1938-1993), art director, fotografo e produttore discografico, ispirandosi alle esibizioni di Franco Battiato con il gruppo prog Osage Tribe, dove compariva con il volto coperto di bianco.

Chissà chi lo sa?

Proprio con gli Osage Tribe, Franco Battiato incise nel 1971 il brano Un falco nel cielo, divenuto sigla del quiz  per ragazzi Chissà chi lo sa? condotto da Febo Conti (1926-2012).

  • Engine Radio
    Pubblicità

Innumerevoli produzioni

In seguito Franco Battiato realizzò una serie di lavori fra lo sperimentale, l’avanguardia e il pop, culminati nel suo capolavoro assoluto del 1981.

franco battiato

La voce del padrone

La voce del padrone divenne il primo disco italiano, a infrangere la barriera del milione di copie vendute nel nostro paese.

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)

 

 

 


Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_allowed_services
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_cookies_declined

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi