Quando eravamo bambini il mostro di Frankenstein ci appariva orrendo e minaccioso. Ma se fosse diventato bonaccione e imbranato, di sicuro la storia avrebbe assunto tutto un altro aspetto. E’ quello che la casa di produzione Universal, volle ricreare nelle serie tv I Mostri (The Munsters) del 1964.
In bianco e nero
Il telefilm (2 stagioni per 70 episodi), fu girato volutamente in bianco e nero in ossequio alle atmosfere degli anni ’30. Periodo in cui la versione cinematografica di Frankenstein, interpretato da Boris Karloff (1887-1969), visse uno dei suoi momenti di gloria.
Frankenstein Junior
Lo stesso accorgimento che dieci anni dopo avrebbe adottato Mel Brooks (1926), per Frankenstein Junior.
I veri mostri
I personaggi della serie erano basati sui mostri che caratterizzarono le pellicole degli Universal Studios negli anni ’30 e ’40.
No copy problems
Essendo la casa di produzione la medesima della fiction, non ci furono problemi di copyright. La sigla strumentale The Munsters Theme, fu opera di Jack Marshall (1921-1973).
Una famiglia quasi comune
I Mostri descrive le giornate di una comune famiglia americana. Peccato che i componenti siano tutt’altro che comuni. Herman Munster (Fred Gwynne, 1926-1993) ha le sembianze del mostro di Frankenstein, la consorte Lily Munster (Yvonne De Carlo,1922-2007) ricorda Elsa Lanchester (1902-1986) nel film La Moglie di Frankenstein del 1935.
La nipote normale
A completare la famiglia Munster il nonno uguale a Dracula (Al Lewis, 1923-2006), il figlio Eddie Wolfang Munster (Butch Patrick, 1953) che assomiglia a Lon Chaney Jr (1906-1973) nel film sull’Uomo lupo del 1941 e la nipote Marilyn (Beverley Owen, 1937-2019, poi Pat Priest, 1936) guarda caso bionda e attraente come la Monroe (1926-1962), l’unica normale del gruppo ma per questo ritenuta brutta dagli altri.
La parodia
Il telefilm era una divertente presa in giro dei film horror e allo stesso tempo dello stile di vita familiare americano degli anni ‘60, con riferimenti anche all’attualità del tempo.
Una villa vittoriana
La famigliola vive in una fatiscente villa vittoriana al 1313 (numero sfortunato nei paesi anglosassoni), di Mockingbird Lane nel sobborgo di Mockingbird Heights, luogo immaginario di uno stato mai rivelato (forse alla periferia di Los Angeles).
Ignari
Particolare curioso, come se non ce ne fossero abbastanza: i Munsters non sanno spiegarsi perché la gente fugga alla loro vista.
La morale
Oltre al lato satirico I Mostri aveva anche una funzione morale, in un delicato momento per l’affermazione dei diritti civili negli USA e nel mondo. Il messaggio implicito era che non importa l’aspetto fisico, ciò che conta è possedere un buon cuore.
Strani mezzi di trasporto
Caratteristici anche i mezzi usati nella serie: il Munster Koach, un carro funebre acquistato usato da Lily e regalato a Herman per il suo compleanno, trasformato in hot road e il DRAG-U-LA un dragster (veicolo da competizione) per la cui realizzazione fu usata pare una bara autentica, costruito nella finzione scenica dal nonno.
Hot Rod Herman
Entrambi i veicoli compaiono nell’episodio Hot Rod Herman, numero 36 della prima stagione.
I rivali Addams
I Mostri esordì sulla Cbs il 24 settembre 1964, quasi in contemporanea con la serie La Famiglia Addams (2 stagioni, 64 episodi) in onda sulla NBC dal 18 settembre dello stesso anno.
Meglio i Munsters
E’ indubbio che tra i due telefilm, simili, ma non uguali, nacque dell’antagonismo in fatto di gradimento, ma a quanto pare secondo le rilevazioni del periodo a spuntarla furono proprio i Munsters.
Le differenze
La differenza tra le serie sta soprattutto nello status delle due famiglie: ricchissimi gli Addams, non costretti a lavorare come i più tradizionali Munsters dove l’unico stipendio è quello del capofamiglia Herman. L’elemento soprannaturale, poi, è maggiormente evidenziato ne I Mostri.
The end
Le due serie furono accomunate pure dal medesimo destino: La Famiglia Addams terminò l’8 aprile del 1966, mentre I Mostri il 12 maggio, battute dal successo di un nuovo telefilm in onda dal 12 gennaio sulla concorrente Abc: Batman (a colori) con protagonista Adam West (1928-2017).
YouTube
Per chi non conoscesse il divertente telefilm, trovate tutti gli episodi nell’edizione italiana su YouTube, compreso il lungometraggio questa volta a colori La dolce vita non piace ai mostri (Munster, go home!) del 1966 .
I Mostri vent’anni dopo
Nel 1988 la Cbs trasmise il sequel I Mostri vent’anni dopo (The Munsters Today), serie composta da 3 stagioni per 72 episodi. Mentre nel 1995 fu la volta del film prequel Here Come the Munsters, mai uscito in Italia (E.M per 70-80.it)