Guardando oggi le produzioni importate dall’Europa orientale come Filopat e Patafil, che negli anni ’70 popolavano la Tv dei ragazzi, ci si chiede come avessero potuto divertire la platea di giovanissimi.
Serie minimalista
Di certo, nella loro essenzialità, colpirono nel segno, se ancora oggi i bimbi di ieri se ne ricordano con un entusiasmo misto a nostalgia.
L’esordio italiano
Giovedì 6 luglio 1972, Filopat e Patafil esordirono sul Programma Nazionale (poi Rai 1), con l’episodio Campioni di tuffo.
Fatti in fil di ferro
Filopat e Patafil erano pupazzi animati con il corpo in fil di ferro e la testa di sughero o, secondo altre fonti, di legno. Prodotti ecosostenibili ante litteram, erano costruiti probabilmente con materiale di riciclo, lo stesso che appariva nella maggior parte degli episodi.
Realizzati in Germania
Ideati dal tedesco Günter Rätz (1935), fra il 1962 e il 1969 gli studi DEFA (Deutsche Film-Aktiengesellschaft) della Repubblica Democratica Tedesca sfornarono 49 puntate da 5-6 minuti l’una, realizzate con la tecnica stop motion.
Personaggi muti
Ogni vicenda muta e corredata solo dalla musica ed effetti sonori, vedeva protagonista l’intraprendente Filopat, il più piccolo, scontrarsi con il meno assennato Patafil, quello alto. Sempre pronto a guastargli la festa.
Mimica ipnotica
La mimica e la gestualità ipnotica di Filopat e Patafil, riuscirono a conquistare l’attenzione anche del pubblico italiano.
Bolek e Lolek
Dalla vicina Polonia, muti anche loro, il 22 gennaio 1974 arrivarono nella Tv dei ragazzi i cartoni animati di Bolek e Lolek, con l’episodio Il Drago.
Famosi nel mondo
Bolek e Lolek è il cartone animato polacco più famoso al mondo. I personaggi apparvero per la prima volta in un film d’animazione nel 1962.
Storie infantili
La serie parla di due fratelli gemelli, Bolek con la riga in mezzo e Lolek con quattro capelli pettinati a ciuffo d’ananas e delle loro divertenti e talvolta sciocche avventure ambientate spesso all’aria aperta.
I creatori
Bolek e Lolek furono ideati da Alfred Ledwig (1929-2006), Wladyslaw Nehrebecki (1923-1978) e Leszek Lorek (1922-1977).
Seguiti in Iran
Distribuito in tutto il mondo, il cartone è stato una delle poche serie animate a essere trasmessa dalla tv iraniana.
11 stagioni
Negli anni lo Studio Filmów Rysunkowych di Bielsko-Biala, città a sud della Polonia, ha prodotto del cartone 11 stagioni per 174 episodi più 9 lungometraggi.
Statue di bronzo
Bolek e Lolek divennero talmente famosi che Bielsko- Biala ha voluto rendergli omaggio con due statue di bronzo.
Testimonial scomodi
Nel 2006, gli evidentemente intrasingenti autori del cartone citarono in giudizio una nota rivista gay tedesca per aver usato Bolek e Lolek come testimonial.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)