Abituati come siamo a considerare Mike Bongiorno (1924-2009) mattatore di quiz televisivi, non tutti sanno che la sua biografia comprende anche illustri trascorsi radiofonici basati sulla logica del gioco a sfondo musicale.
Ferma la musica
Dal 1967 al 1970, con il consueto piglio da conduttore navigato, Mike Bongiorno condusse Ferma la Musica.
Quiz musicale a premi
Il quiz musicale a premi, come recitava il Radiocorriere Tv, vedeva come autore anche Paolo Limiti (1940-2017) assieme a Silvio Menicanti (1911-1984) ed Attilio Spiller (1913-1993).
Dalla Fiera di Milano
Il gioco andava in onda dagli studi Rai della Fiera di Milano per circa un’ora, il martedì sera alle 20 sul Secondo Programma radiofonico (poi Rai Radio 2), per poi essere replicato la domenica mattina alle 10 sul Programma Nazionale (poi Rai Radio 1).
Gioco perverso
Ferma la Musica era congeniato in modo un po’ perverso, tale da tenere sempre alta non solo la tensione di chi giocava, ma anche dei radioascoltatori.
I concorrenti
I concorrenti erano due a puntata più due di riserva, probabilmente nel caso fosse avanzato tempo o se uno dei prescelti si fosse reso indisponibile all’ultimo momento.
Ben 3 milioni di lire!
Per arrivare all’agognato montepremi di 3 milioni, autentico record per i quiz del periodo, il percorso si rivelava tutt’altro che facile.
Sbagli e perdi
I partecipanti, infatti, venivano sottoposti a una gragnuola di domande a carattere musicale, con il rischio, in caso di errore, di perdere tutta la vincita.
Le domande d’ammissione
Il regolamento prevedeva che i concorrenti al gioco per la prima volta, dovessero essere sottoposti a 5 domande d’ammissione del valore di 10 mila lire, che davano loro l’opportunità di entrare in cabina.
La posta aumenta
A questo punto, il valore delle nuove 5 domande diventava di 100 mila lire; quindi in mancanza di errori il fortunato avrebbe potuto portarsi a casa perlomeno mezzo milione. Troppo facile!
Senza rete
Uno degli aspetti perversi del gioco stabiliva che il campione non potesse ritirarsi, guadagnando il diritto di partecipare alla puntata successiva fino al traguardo dei 3 milioni, per un totale di 6 martedì.
Fase delicata
E in caso di risposta errata? Immaginiamo che questa fase del gioco fosse quella più attesa dal presentatore e anche dai radioascoltatori.
Dieci carte
Un gongolante Mike Bongiorno offriva al concorrente l’opportunità di rientrare in gara scegliendo una carta fra quelle che componevano un mazzo da dieci: ad ognuna corrispondeva un cantante o un gruppo in voga in quel momento.
Tempo limitato
Il concorrente doveva quindi ascoltare e indovinare la canzone del gruppo o cantante relativo alla carta da lui scelta, ma per un tempo limitato (anche pochi secondi).
Mike Bongiorno blocca tutto
Deciso al momento dal presentatore con le parole che davano il titolo alla trasmissione: Ferma la Musica!
Solo il 10%
Se la risposta era esatta il concorrente andava avanti, in caso di errore avrebbe dovuto abbandonare il gioco accontentandosi del 10 per cento della vincita.
La parola agli spettatori
A Ferma la Musica potevano partecipare anche tre spettatori scelti fra il pubblico in studio, i quali venivano sottoposti solo al gioco delle carte.
L’epilogo
Nel 1970 Ferma la Musica venne sostituito da Musicamatch rubamazzetto musicale, sempre con la coppia Mike Bongiorno – Paolo Limiti, gioco trasmesso con la medesima cadenza del precedente e durato solo pochi mesi.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)