Un impiegato della SIP (Società Italiana Per l’esercizio telefonico). Pochi lo sanno, ma Gianfranco D’Angelo (1936-2021), prima di debuttare nel mondo dello spettacolo, era uno di quei travet verso i quali nel corso della sua lunga carriera avrebbe spesso ironizzato.
I Teleselettivi
Ed evidentemente ispirata ai suoi trascorsi in SIP è stato il suo esordio come artista nel 1963 con I Teleselettivi, commedia satirica in cartellone al Teatro delle Arti di Roma.
Con Costanzo
Spettacolo cui seguirono quelli (scritti da Maurizio Costanzo, 1938-2023) al teatro Cordino, costituito da lui e dai suoi amici a Trastevere.
La commedia all’italiana
Negli anni ’70 D’Angelo è stato, insieme ad Alvaro Vitali (1950), Lino Banfi (1936) e Renzo Montagnani (1930-1997), uno dei più celebri protagonisti della commedia sexy italiana, dove mise a frutto l’esperienza maturata nei più famosi cabaret del Paese, come il Puff di Roma e il Derby di Milano.
Il Bagaglino
Ma anche al teatro Il Bagaglino, dove l’artista lavorò con Gabriella Ferri (1942-2004), Oreste Lionello (1927-2009), Enrico Montesano (1945) e Pippo Franco (1940).
Professionista eterogeneo
Sempre nel decennio dei ’70, Gianfranco D’Angelo fu parte di importanti programmi RAI come Sottovoce (1971), Dove sta Zazà (1973), Milleluci (1974), Mazzabubù (1975).
Polizieschi
Ma anche di film polizieschi (La bambola e La porta sul buio, di Dario Argento, 1940) e addirittura commentatore del Giro d’Italia edizioni 1978 e 1979. Sempre nel 1979 partecipò con Stefania Rotolo (1951-1981) a Tilt.
Drive In
Ma il più grande successo di D’Angelo è probabilmente stato il Drive In di Antonio Ricci (1950), con la regia di Gian Carlo Nicotra (1944-2013) e poi (dalla seconda stagione) di Beppe Recchia (1934-2007).
Con Greggio
Drive In era un programma ispirato a Non Stop del 1977 e a La Sberla del 1978, condotto dal 1983 con Ezio Greggio (1954), che D’Angelo avrebbe seguito qualche anno dopo nella prima edizione di Striscia la notizia.
Has Fidanken
Lì D’Angelo era Armando, proprietario del locale (il Drive In, appunto), e conduttore, in forma seriale, di uno sketch che sarebbe diventato un tormentone del periodo.
Tentativi
Parliamo degli infruttuosi tentativi di far compiere ad una cockerina, indifferente ai suoi inviti, esercizi artistici mirabolanti all’insegna del comando (non sense) Has Fidanken, che diverrà anche un brano musicale.
Il Tenerone e le imitazioni
A Drive In D’Angelo fu anche il Tenerone (coi tenerini) e l’improbabile imitatore dei coniugi (al tempo) Pippo Baudo (1936) e Katia Ricciarelli (1946), di Sandra Milo (1933), di Roberto Gervaso (1937-2020), di Piero Angela (1928-2022) e di Raffaella Carrà (Raffaella Maria Roberta Pelloni, 1943-2021).
Inarrestabile
Una lunghissima ed ininterrotta carriera costellata di grandi successi, che lo hanno reso un protagonista assoluto dello spettacolo italiano. (M.L. per 70-80.it)