Forse i siciliani Colapesce e Di Martino (Lorenzo Urciullo, 1983, Antonio Di Martino, 1983) per il loro successo sanremese del 2022 Musica leggerissima si sono in qualche modo ispirati ad un tormentone estivo di quasi 40 anni prima (pochi mesi di differenza), cantato dalla compianta conterranea Giuni Russo (Giuseppa Romeo, 1951-2004). Parliamo, naturalmente, di Un’estate al mare.
La canzone degli ombrelloni
La canzone degli ombrelloni oni oni, nata dal connubio artistico fra Giuni Russo, Franco Battiato (1945-2021) e Giusto Pio (1926-2017), voleva, nelle intenzioni degli autori, prendere in giro le classiche canzonette italiane degli anni ’60 dove cuore faceva rima con amore. Abbinandogli, però, un testo di denuncia.
Testo agrodolce
Se è vero, infatti, che sia Un’estate al mare che Musica leggerissima attirano per l’orecchiabilità alla base del loro successo, lo è altrettanto che, ascoltando attentamente le parole, vi sono anche risvolti amari.
La prostituzione
Per esempio, in Un’estate al mare al mare di Giuni Russo, si parla di “strade mercenarie del sesso” e di “sere [che] quando c’era freddo si bruciavano gomme di automobili”, con chiaro riferimento alla prostituzione in strada.
Un testo diverso
Si racconta che l’originale testo di Battiato fosse ancora più duro; tuttavia, di fronte alle obiezioni di Giuni Russo, che voleva comunque un brano positivo, decise di riscriverlo. Mescolando i luoghi comuni estivi a immagini a tinte fosche che poi abbiamo imparato a memoria.
Piero Sugar
A Piero Sugar (1937-2022), presidente dell’etichetta CGD e marito di Caterina Caselli (1946), Un’estate al mare non piacque proprio. Secondo lui sarebbe stato un colossale flop. Invece, col senno di poi, dovette ricredersi.
Successo da Hit Parade
Il brano di Giuni Russo, pubblicato nel giugno del 1982, entrò nei primi dieci posti della Hit Parade italiana in agosto restandoci fino a novembre. Raggiungendo anche la terza posizione.
Grandi doti vocali
Quello che poi sarebbe diventato un classico fra i tormentoni estivi, immancabile nella colonna sonora dei periodi caldi, deve il suo successo anche alle straordinarie doti canore di Giuni Russo.
Il verso dei gabbiani
La cantante esordisce, infatti, con un’ottava bassa per poi liberare i suoi acuti nel ritornello fino ad imitare addirittura il verso dei gabbiani, senza l’utilizzo di alcun accorgimento tecnico.
Successo inaspettato
La stessa Giuni Russo fu colta di sorpresa dal successo di Un’estate al mare, tanto che, da cantante impegnata, per molto tempo non ne andò fiera. E’ pur vero che, nel 1986, ci ricascò con Alghero, altro motivo orecchiabile, fra quelli più suonati di ogni estate.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)