Destino vuole che i prodotti di qualità subiscano innumerevoli tentativi d’imitazione. Negli anni ’60 la stessa sorte toccò a Diabolik, che fece da apripista a diverse pubblicazioni: i cosiddetti neri minori. Fra i quali Sadik risultò uno dei fumetti meglio riusciti.
Nino Cannata
Sadik nacque da un’idea del giornalista e sceneggiatore di fumetti Nino Cannata (1929-2016), ispirato dal successo di Diabolik edito dalle sorelle Angela (1922-1987) e Luciana (1928-2001) Giussani.
I disegnatori
Dei disegni si occuparono in particolare Gianni Agnello (1933-2004), Camillo Zuffi (1912-2002), Ennio Missaglia (1930-1993) e Clario Onesti (1921-1997).
Ugo Del Buono Editore
Pubblicato il 10 marzo 1965 da Ugo Dal Buono Editore, il primo numero di Sadik intitolato Il castello del terrore andò subito esaurito con ben centomila copie vendute.
La censura
All’epoca fumetti del genere, come Satanik o Kriminal, nonostante l’indubbio successo, rischiavano la censura a causa dei contenuti ritenuti (quantomeno) diseducativi. Per questo motivo dopo appena due numeri, l’editore decise di sospenderne la distribuzione.
La Edizioni Antares
In soccorso di Sadik la Edizioni Antares riprese le pubblicazioni fino al gennaio 1966 per un totale di 12 numeri, dando vita a quella che viene ricordata dai collezionisti come serie gialla per il colore delle costoline. Seguita dalla rossa, composta da soli 5 albi.
Serie diamante
Dal marzo 1966 al dicembre 1967 per un totale di 45 uscite, arrivò la serie diamante questa volta sotto le Edizioni Alhambra di Renato Bianconi (1928-1993).
Cadenza irregolare
Per evitare la censura, infatti, i primi numeri di Sadik ebbero una cadenza d’uscita abbastanza irregolare, che oscillava fra il mensile e il quattordicinale, quest’ultima fu adottata dalla terza serie.
Sequestro
Avvenne inoltre il sequestro dell’albo numero 17 del novembre 1966 Doppio gioco e la mancata uscita del numero 46 La grande sfida previsto in un primo momento
Il personaggio
Distintosi per la qualità dei disegni e delle storie dai risvolti osé, Sadik era cinico e spietato
Il costume
Il costume, che lo accomunava assieme alla k nel nome agli altri personaggi dello stesso genere, grazie a un processo chimico diveniva temporaneamente a prova di proiettile.
Loona
A fianco a lui l’affascinante e crudele Loona, mentre il poliziotto Eddy Castle, ispirato all’attore Eddie Costantine (1917-1993), era il suo acerrimo nemico.
La metamorfosi
Proprio per rendere le storie meno cruente ed evitare quindi problemi di carattere legale, l’editore Renato Bianconi decise di modificare le caratteristiche di Sadik, divenuto cacciatore di criminali.
Fine delle pubblicazioni
Il cambio di rotta non piacque ai lettori che abbandonarono il fumetto, determinando la fine delle pubblicazioni.
Il numero 46
Oltre alle ristampe uscite negli anni ’70 e ’80, nel 2008 fu la volta di tre versioni del numero 46 di Sadik.
Tre chiamate
La prima chiamata 46 serie diamante 2008; un’altra stampata in 555 copie numerate in occasione della Comiconvention di Milano; la terza di sole 53 copie con ciascuna una tavola originale. (E.M per 70-80.it)