E’ probabilmente una delle musiche più famose nella storia della televisione: stiamo parlando della sigla dell’Eurovisione, che nel 2024 ha spento le 70 candeline.
Euro che?
Nei primi anni ’50 il termine Eurovisione rappresentava un vero e proprio neologismo. L’idea venne al giornalista del London Evening Standard George Campey (1915-2010).
La regina Elisabetta II
George Campey era già famoso, per essere stato il primo a dare le notizia che la BBC avrebbe trasmesso in tv l’incoronazione della regina Elisabetta II (1926-2022), il 2 giugno 1953.
L’invenzione
La parola Eurovisione, venne usata per la prima volta dal giornalista londinese in un suo articolo del 1951 sulla televisione europea.
Eurovisione non piace
Entrato alla BBC nel 1954 come esperto di televisione, George Campey fu dissuaso in un primo tempo dall’usare la parola Eurovisione, al cui posto si preferiva scambi televisivi europei. Quest’ultima definizione troppo lunga e farraginosa per il linguaggio giornalistico, alla fine venne accantonata.
La nascita
Fondata nel 1954 con sede a Ginevra, l’Eurovisione nacque come organismo internazionale di coordinamento fra paesi europei, parte integrante dell’Unione Europea di Radiodiffusione.
Quel giugno 1954
La prima trasmissione in Eurovisione avvenne il 6 giugno 1954 e la sigla originale consisteva in un’immagine statica a sfondo blu. Al centro campeggiava il logo dell’emittente, nel nostro caso la Rai.
Le stelle
Disposte in cerchio, c’erano dodici stelle rappresentate da dei punti da cui si espandevano in maniera radiale dei fasci di linee spezzate. Negli spazi fra le stelle, disposte in senso orario, vi erano le lettere gialle della scritta Eurovisione.
E la musica?
Sebbene sia entrata nell’immaginario collettivo di intere generazioni, non è ancora chiaro chi fu a scegliere la musica che accompagnava le trasmissioni in Eurovisione.
Il Te Deum
Il Te Deum H 146 in re maggiore per soli coro e orchestra, è una opera del compositore francese del periodo barocco Marc Antoine Charpentier (1634-1704).
Inno liturgico
La composizione è in forma di Te Deum (Te Deum Laudamus, lodiamo te Dio) appunto, cioè un inno liturgico cattolico di lode e ringraziamento a Dio composto tra il IV e il V secolo.
Recitata ancora oggi
L’opera fu scritta a Parigi, probabilmente tra il 1688 e il 1689, quando il compositore era maestro di musica nel collegio dei gesuiti presso la chiesa di Saint Louis-le Grand . E’ ancora oggi cantata in occasione di particolari solennità.
Trasmissioni storiche
Per anni e tuttora, la musica dell’Eurovisione ha accompagnato trasmissione storiche come Giochi senza frontiere, lo Zecchino d’Oro, il Palio di Siena, il Festival di Sanremo e l‘Eurovision Song Contest.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)