Diciannovesima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione i giornalisti Francesco Massardo e Massimo Lualdi, direttore di 70-80.it, trattano i consueti due argomenti che questa settimana sono: l’album Ci vuole orecchio del 1980 del grande Enzo Jannacci e gli esordi del fumetto Martin Mystere nel 1982.
Enzo Jannacci
All’alba degli anni ’80, da Enzo Jannacci (1935-2013), eclettico medico-chirurgo, cantautore, cabarettista, pianista, compositore, attore, sceneggiatore, non ci si poteva aspettare niente di meno per il suo undicesimo album (in studio): Ci vuole orecchio.
Ci vuole orecchio, bisogna averne tanto, anzi parecchio
L’album contiene pezzi di elevato impatto commerciale, a partire dalla title rack – scritta insieme a Gino e Michele (Luigi Vignali, 1949 e Michele Mozzati, 1950) -, metafora della difficoltà dello stare al passo coi tempi per sopravvivere.
Amami e sgonfiami
O la (quasi) non sense Silvano (Amami e sgonfiami), ospitata anche sul lato B del 45 giri Ci vuole orecchio, parte del repertorio del cabaret di Cochi e Renato (Renato Pozzetto, 1940 e Aurelio Ponzoni, 1941) – che infatti ne sono coautori e che lo avevano pubblicato due anni prima, come retro del singolo Lo sputtanamento. Qui per proseguire la lettura dell’articolo integrale.
Martin Mystere
Il concept di Martin Mystère era interessante (ancorché non del tutto inedito): far invecchiare un personaggio dei fumetti, che, di norma, hanno sempre la stessa età, indifferenti al decorso del tempo.
Il Detective dell’impossibile
Ideato da Alfredo Castelli (1947) e pubblicato in Italia dal 1982 dalla Sergio Bonelli Editore (editrice di Tex Willer, Piccolo Ranger, Zagor, Dylan Dog, ecc.), Martin Mystère tratta avventure a cavallo tra fantascienza, paranormale, fantasy, horror del Detective dell’impossibile.
Il personaggio
Le vicende di Martin Mystère, scrittore, archeologo, divulgatore scientifico, si incentrano su temi classici della fantascienza, come alieni e mostri marini, ma anche su elementi di parapsicologia (ubiquità, dialoghi coi morti), dell’horror (uomo lupo, vampiri, ecc.) e della fantasy (gnomi, folletti, ecc.). Qui per proseguire nella lettura dell’articolo originario.