Immancabile nelle compilation natalizie, Oh Happy Day di The Edwin Hawkins Singers è diventato un classico del periodo grazie alla pubblicità Asti Cinzano andata in onda negli anni 80. Eppure, lo spirito natalizio col testo non c’entra nulla e non era affatto il brano preferito dall’autore Edwin Hawkins (1943-2018).
L’idea natalizia da…
Non c’è dubbio che abbinare Oh Happy Day a una promozione natalizia si sia rivelata una bella trovata della nota marca di spumanti.
… una canzone pasquale
Il brano però, divenuto uno dei più popolari del genere gospel, nel testo parla di purificazione o meglio ancora di lavaggio dei peccati (when Jesus washed), riferito probabilmente al gesto della lavanda dei piedi compiuto dal Messia durante l’Ultima Cena. La canzone fa quindi riferimento alla tradizione pasquale.
Le origini
Oh Happy Day risale addirittura al 1700, per l’esattezza al 1755, quando il teologo inglese Philip Doddrige (1702-1751) compose Oh Happy Day, That Fixed My Choise, a sua volta ispirato da una melodia del teologo tedesco Johann Anastasius Freylinghausen (1670-1739), risalente al 1704.
Edward Francis Rimbault
In seguito, l’organista e musicologo inglese Edward Francis Rimbault (1816-1876), compose per Oh Happy Day una nuova melodia e un ritornello. In questa versione, il brano venne suonato durante le cerimonie battesimali e cresimali.
Edwin Hawkins
Nel 1967 il giovane Edwin Hawkins fondò il Northern California State Youth Choir, composto da 46 cantanti tra i 17 e i 25 anni. L’anno successivo Oh Happy Day entrò a far parte di un disco con otto canzoni, stampato in un numero limitato di copie. L’autore dichiarò che il brano non era fra i suoi preferiti.
Arriva il successo
Accolta con favore dalle radio, Oh Happy Day venne pubblicata di nuovo nell’album del 1968 Let Us Go into the House of the Lord, realizzato dal coro nel frattempo ribattezzato The Edwin Hawkins Singers.
Record di vendite
Il brano raggiunse la bellezza di 7 milioni di copie vendute, facendo vincere all’autore il primo dei quattro Grammy Awards ottenuti durante la sua trentennale carriera. Merito anche della splendida voce di Dorothy Combs Morrison (1944).
Interpreti diversi
Di Oh Happy Day uscirono diverse versioni fra cui quella di Elvis Presley (1935-1977), Aretha Franklin (1942-2018) e Laura Pausini (1974) nella raccolta Laura Xmas del 2016.
Anche al Festival di Woodstock
Celebre quella di Joan Baez (1941) cantata nel 1969 durante il Festival di Woodstock. Infine, George Harrison (1943-2001) dichiarò d’essersi ispirato al brano per la realizzazione di My Sweet Lord del 1970.
Sister Act 2
Nel 1993 Oh Happy Day, cantata da Ryan Toby (1978) inaugurò la pellicola Sister Act 2 – Più svitata che mai con Whoopi Goldberg (1955). (E.M. per 70-80.it)