Fra gli anni 50 e 60, sulla scia del boom economico e del successo del formato 33 e, soprattutto, 45 giri, si fece largo fra i giovani l’esigenza di avere sempre con se i dischi preferiti e di poterli ascoltare ovunque. L’italiana Lesa (Lavorazioni Elettromeccaniche Società Anonima), attenta alle nuove tendenze, recepì la richiesta del mercato e iniziò la produzione di giradischi e fonovaligie Lesaphon.
L’azienda
Nata nel 1929, la milanese Lesa si sviluppò aprendo sedi anche all’estero. Per due decenni fu leader indiscussa nella produzione di giradischi, componenti fonografici e elettronici, registratori e riproduttori a nastro magnetico, oltre a una serie di iconici piccoli elettrodomestici.
L’organizzazione
Fra le caratteristiche che resero la Lesa esponente di spicco del settore, vi erano le accurate ricerche di mercato e le informazioni recepite dagli operatori di frequente in visita nelle filiali italiane ed estere.
Chiamano gli americani
Proprio dalla sede americana, arrivò l’incentivo alla creazione di prodotti con un miglior design e minori dimensioni. Da qui la realizzazione dei mangiadischi e fonovaligie.
Le fonovaligie
Le fonovaligie Lesaphon avevano come requisito principale quello di poter essere facilmente trasportate, poiché chiudibili e dotate di manico, proprio come delle tradizionali valigie.
Caratteristiche
La Lesa dotò le fonovaligie più grandi, come il modello Topazio (nella foto), con due casse asportabili che formavano il coperchio. Attraverso di esse si potevano ascoltare dischi a 16, 33, 45 e 78 giri.
Cambiadischi
Alcuni modelli dotati di cambiadischi, permettevano di impilarne fino a 8 a 45 giri per ascoltarli di seguito e avevano una presa per collegare un registratore a bobine.
Le serie
Negli anni, della linea Lesaphon furono realizzate diverse serie: la Gioiello di cui faceva parte la fonovaligia Zaffiro (nella foto, grazie al nostro giornalista Marco Hugo Barsotti), la Costellazione (Orione, Sagittario, Saturno e altre) e la Isole (Acapulco, Hawaii, Tahiti e altre); queste ultime alimentate anche a pile.
Il costo
Il prezzo di tali apparati, all’epoca, si aggirava fra le 40 e 60 mila lire.
Questione di look
Le fonovaligie Lesa si distinguevano non solo per il raffinato look, ma anche per le innovative caratteristiche tecniche.
Fonovaligia Sumatra
La Sumatra, ad esempio, era una radio portatile a onde medie, con un giradischi a 33 e 45 giri collocato sotto al coperchio. Prodotta a metà anni anni 60, sembrava un modello più moderno rispetto agli altri.
La fine
Nonostante le favorevoli prospettive, il marchio Lesa cessò d’esistere nei primi anni 70.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)