Immaginate d’avere in casa un genio dalle sembianze umane, ma umano non è, con l’aspetto di una bimba di otto anni.
V.I.C.I.
La protagonista in questione è un robot chiamato Vicki (Tiffany Brisette, 1974), nome ricavato dall’acronimo V.I.C.I (Voice Input Child Identicant).
Small Wonder
Proprie le vicende del robot-bambina, furono raccontate nella sitcom di fantascienza, ma sarebbe meglio definirla commedia per ragazzi, chiamata Super Vicki (Small Wonder) trasmessa negli Stati Uniti dal 1985 al 1989, per un totale di 4 stagioni (96 episodi) e in Italia su Canale 5 dal settembre 1986.
Un androide
Victoria “Vicki” Ann Smith-Lawson, è un androide progettato da Ted Lawson (Dick Christie, 1948), ingegnere esperto in robotica, animato dall’idea di creare un assistente, sia pur sintetico, per bambini affetti da disabilità.
La famiglia
Per fare in modo che apprenda i comportamenti umani nel miglior modo possibile, Vicki viene accolta dalla famiglia Lawson, composta da Joan (Marla Pennington, 1954) moglie di Ted e dal figlio Jamie (Jerry Supiran, 1973).
Figlia adottiva
I tre cercano di mantenere segreta l’esistenza del robot spacciandolo per figlia adottiva, impresa non facile.
Voce asettica
Vicki, infatti, si esprime con una voce monocorde priva di emozioni. I Lawson la giustificano, dicendo alle nuove conoscenze che la bimba parla in quel modo perché ha tre tonsille.
Comandi nascosti
La bimba robot è inoltre dotata, nascosta dai vestiti, di una presa elettrica sotto il braccio destro, una porta seriale sotto il sinistro e un pannello comandi sulla schiena.
Super poteri
Vicki funziona con l’energia atomica, che gli permette di avere poteri prodigiosi come forza e velocità sovrumane.
Consumi energetici
Può assorbire abbastanza energia elettrica da far partire un’automobile e fra le tante caratteristiche è pure in grado di ridurre o accrescere le sue dimensioni. Quando è in stato di riposo, “dorme’ in un armadio a muro.
Vicki cresce
Proprio per giustificare l’inevitabile crescita fisica dell’attrice che la impersona, durante la terza stagione il papà e creatore Ted Lawson rivela di aver aggiornato Vicki, modificandole il viso e dandogli la capacità di mangiare e bere.
Sitcom divertente
Ogni episodio è basato sulle situazioni comiche causate dai tentativi di Vicki di apprendere i comportamenti e i modi di dire degli umani, che la portano a fraintenderli e a usare spesso i suoi poteri anche quando non dovrebbe.
Vicini impiccioni
Altro aspetto umoristico di ciascuna storia è rappresentato da Harriet Brindle (Emily Schulman, 1977), la figlia dei vicini impiccioni che sembrano sospettare qualcosa.
Jamie
Ha una cotta per Jamie e compare nei momenti meno opportuni, mettendo a rischio il segreto dei Lawson.
Critica impietosa
Nonostante il grande successo internazionale, Super Vicki fu massacrato dalla critica.
Una delle peggiori di tutti i tempi
Il giornale Usa Today definì la sitcom una delle peggiori di tutti i tempi, anche la BBC si espresse con i medesimi toni.
Bye bye Vicki
Tiffany Brisette che per tanti anni impersonò Vicki e al cui personaggio deve la sua fama, abbandonò il mondo dello spettacolo nei primi anni ‘90.
Infermiera
Oggi è un’infermiera professionale, mentre nel 2009 ha partecipato a una reunion del cast. (E.M per 70-80.it)