La follia fu la chiave del successo di Ça plane pour moi (Sta andando tutto bene per me), unita a quella dell’interprete, il belga Plastic Bertrand (Roger Allen Francois Jouret, 1954). Anni dopo, la canzone diede luogo a una singolare querelle (il termine francese ci sta tutto).
Parodia punk
Il brano, pubblicato nel 1977, fu concepito come caricatura dell’era punk che prendeva piede proprio in quegli anni, in particolare in Gran Bretagna. Lo stesso testo scritto da Yvan Lacomblez (1946), infatti, aveva poco senso: “Bam! Bam! Il mio gatto, Splash, Rotola sul mio letto. Sta bevendo con la lingua tutto il mio whisky”. La canzone si basava inoltre su tre semplici accordi: la, mi e re.
Amata all’estero
Bisogna ammettere che Ça plane pour moi di Plastic Bertrand nonostante fosse cantata in francese, ebbe un buon riscontro anche nei paesi anglofoni come UK, Australia, Irlanda, Nuova Zelanda e Stati Uniti. In Italia invece, non arrivò nelle prime dieci posizioni della Hit Parade.
Incisa in una sola notte
Si racconta che nell’estate del ’77, il produttore belga Lou Deprijck (1946-2023) registrò Ça plane pour moi presso i famosi Morgan Studios di Londra nel corso di una sola notte. Il chitarrista e ingegnere Mike Butcher fece in modo di ricreare lo stile vocale di Johnny Rotten (John Lydon,1956) dei Sex Pistols.
Registrata lenta e poi accelerata
La canzone fu registrata a un ritmo lento e poi in seguito accelerata.
Plastic Bertrand
Poiché Lou Deprijck temeva che il brano non gli si addicesse, fu scelto al suo posto Roger Jouret batterista della band punk Hubble Bubble per il suo atteggiamento sul palco e il look ossigenato da pioniere del punk.
Stile terribile
Lo stile canoro di Jouret era però terribile, per cui si arrivò al compromesso di adottare l’immagine del futuro Plastic Bertrand, unita alla voce del suo produttore.
Un successo inaspettato
Plastic Bertrand con indosso la giacca acquistata a Londra nel negozio di Malcom McLaren (1946-2010) manager dei Sex Pistols, fece la sua prima apparizione televisiva nello show Rendezvous Sunday il 6 novembre 1977.
Plasticmania
E fu subito Plasticmania, con i negozi di dischi presi d’assalto da adolescenti isterici.
Jet Boy, Jet Girl
Contemporaneamente il gruppo punk rock inglese Elton Motello registrò Jet Boy, Jet Girl versione inglese di Ça plane pour moi, accolta però tiepidamente dal pubblico.
Colpo di scena
Nel 2010 il colpo di scena, Plastic Bertrand confessò al quotidiano belga Le Soir quello che già in tanti sapevano: non era lui a cantare Ça plane pour moi. A lungo il cantante aveva sostenuto che la sua voce fosse stata aggiunta all’originale nella versione divenuta famosa in mezzo mondo.
Escamotage
Per dirla tutta, sembra che l’escamotage fosse stato usato nei primi quattro dischi del cantante biondo.
La querelle
La questione finì addirittura in tribunale, soprattutto perché la Coca Cola aveva usato nel frattempo la canzone per un suo spot in Cina.
La ragione
In seguito una commissione di esperti incaricata di risolvere la querelle diede ragione al produttore Deprijck. Plastic Bertrand però confermò la sua versione.
20 milioni di copie
Ciò non toglie che Ça plane pour moi resta un successo da 20 milioni di dischi venduti nel mondo, oggetto di numerose cover.
Gli anni ‘80
Tra il 1982 e il 1985 Bertrand ha vissuto a Milano.
Protagonista di fotoromanzo
In quegli anni divenne protagonista di un fotoromanzo, entrò in classifica con due tormentoni come Hula Hoop e Ping Pong e andò come ospite al Festival di Sanremo nell’edizione del 1982. Di recente lo abbiamo visto su Rai 1 nell’Arena Suzuki condotta da Amadeus (Amedeo Umberto Rita Sebastiani, 1962) (E.M per 70-80.it)