La trama del capolavoro di Stanley Kubrick (1928-1999) Arancia Meccanica (1971) – tratta da un romanzo di Anthony Burgess (1917-1993) nel 1962 e perciò ancora più inquietante, stante l’anticipazione temporale – verte su un gruppo di quattro annoiati adolescenti (o post adolescenti) londinesi.
Futuro distopico
Il periodo temporale è un imprecisato futuro distopico, nel quale i protagonisti, coordinati dal leader Alexander “Alex” DeLarge (Malcolm McDowell, 1943) – di estrazione popolare, eccentrico e antisociale -, si identificano come la banda criminale dei Drughi (da cui avrebbe preso il nome la Tifoseria della Juventus Football Club).
La violenza quale antidoto contro la noia
Alex, Pete (Michael Tarn, 1953), Georgie boy (James Marcus, nome d’arte di Brian James T., 1942) e Dim (Warren Clarke, 1947-2014) occupano il molto tempo libero a disposizione dedicandosi a sesso, furti e ultraviolenza potenziati da una droga chiamata Lattepiù (latte migliorato con mescalina e altre sostanze stupefacenti).
Il trattamento
Arrestato e sottoposto ad un trattamento disumano per condizionarlo alla socialità, Alex, all’uscita di prigione, vive la sua nemesi con la ritorsione di tutti coloro che aveva violentato.
Lo strano titolo
Il titolo originale inglese, A Clockwork Orange, del tutto privo di logica da noi, si spiega con un modo di dire tipicamente londinese: il cosiddetto cockney “As queer as a clockwork orange“.
Strano come un’arancia a orologeria
Originariamente utilizzato nell’East London, il detto, tradotto letteralmente, significa “Strano come un’arancia a orologeria“. Con esso è indicato qualcosa che appare normale e naturale in superficie come un frutto (un’arancia), ma che cela in realtà una natura estremamente bizzarra e inusuale.
Il messaggio. Attuale
L’attualità del messaggio di Kubrick è inquietante.
Prendo ciò che voglio
Le nuove generazioni ottengono ciò che vogliono semplicemente prendendoselo, sullo sfondo di istituzioni condizionate dai media e che mirano al controllo del disagio invece della comprensione e rimozione.
Peace & Love?
La collocazione temporale del film, in coincidenza coi riflussi di un ’68, basati sull’utopia di un mondo tutto peace & love, certifica il cambiamento di un’epoca e di una società che dalla teorizzazione della violenza trova nella violenza stessa l’espressione della propria frustrazione.
I media
Sintomatica del concetto (ed incredibilmente odierna) è la celeberrima scena dove le “istituzioni” chiedono ad Alex aiuto per placare i media in seguito al suo tentato suicidio indotto.
La Cura Ludovico
Significativo anche l’utilizzo da parte di Kubrick della cosiddetta Cura Ludovico sul tema del libero arbitrio, con la frase del cappellano della prigione dove Alex è rinchiuso: “Il ragazzo non ha una vera scelta!
(No) scelta
Se cessa di fare il male, cessa anche di esercitare il libero arbitrio. Quando un uomo non ha scelta, cessa di essere uomo“.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)