Nel 1961 per il film I racconti del terrore (Tales of Terror), il regista Roger Corman (1926) organizzò a Hollywood l’insolito casting per la selezione di un gatto nero. Il felino sarebbe diventato protagonista di uno degli episodi da cui era composta la pellicola. Si presentarono in 152.
Ralph Crane
Il servizio fotografico realizzato all’epoca da Ralph Crane (1913-1988) per la rivista Life, rende l’idea del gran numero di bestiole e rispettivi proprietari che per giorni sostarono fra i viali degli studi di produzione americani.
Bando alla superstizione
Più nervosi degli stessi felini tenuti al guinzaglio, i proprietari sfidarono la superstizione badando, però, a non farsi tagliare la strada da un gatto che non fosse il proprio.
I racconti di Edgar Allan Poe
I racconti del terrore è suddiviso in tre storie tutte ispirate ai racconti di Edgar Allan Poe (1809- 1849). Protagonista dell’episodio Il gatto nero Vincent Price (1911-1993), Joyce Jameson (1932-1987) e Peter Lorre (1904-1964).
Macabro epilogo
La trama de Il gatto nero venne in parte modificata intrecciandola con quella de Il barile di Amontillado (The Cask of Amontillado), altro racconto di Edgar Allan Poe, entrambi dall’epilogo macabro.
La vendetta
L’episodio Il gatto nero racconta la vendetta di Montresor Herringbone (Peter Lorre) nei confronti della moglie Annabel (Joyce Jameson), rea di averlo tradito con il famoso sommelier Fortunato Lucresi (Vincent Price).
Galeotta fu la degustazione
Montresor Herringbone aveva conosciuto Fortunato Lucresi durante una gara di degustazione. Quest’ultimo, vedendolo troppo ubriaco, si era offerto di accompagnarlo a casa.
Annabel
E, una volta incontrata la moglie Annabel, i due diventano intimi.
Sepolti in cantina
Herringbone, scoperta la tresca, idea una vendetta macabra: murarli vivi in cantina.
Il gatto nero…
Durante la drammatica sepoltura, Montresor Herringbone non si accorge che con gli amanti c’è però anche il gatto nero di Annabel.
… che porta fortuna
E sarà proprio il felino, con i suoi miagolii e graffi contro la parete, a richiamare l’attenzione dei poliziotti inviati nella casa dalle autorità insospettite dalla sparizione dei due.
Viso meschino
Si racconta che durante il casting, la produzione si concentrò sui gatti che avessero l’aspetto più meschino. Tanto che molti furono esclusi a causa delle zampe e nasi bianchi.
I magnifici sette
Alla fine, venne fuori che il ruolo era già stato assegnato a un gatto professionista, mentre la selezione riguardava le eventuali controfigure. E ne furono scelte ben sette.
La rivista Life
Il 15 dicembre del 1961, la rivista Life pubblicò il servizio fotografico di Ralph Crane con il commento: “quello di Hollywood è stato il più grande raduno all’insegna della sfortuna che si ricordi”. (E.M. per 70-80)