Caballero e Carmencita magari sono stati rinchiusi fino ad ora nei meandri della vostra memoria. Ma è altamente improbabile che se siete nati prima della metà degli anni ’70 i personaggi della foto non vi dicano niente.
Coni di carta
Caballero e Carmencita, personaggi di evidente origine messicana (anche se vi erano riferimenti all’Argentina: “Nella pampa sconfinata, dove le pistole dettano legge”), ma con accento brasiliano (in realtà genovese), erano curiosi antropoformi coni di carta rovesciati.
Caballero e Carmencita
Essi raffiguravano rispettivamente un focoso e baffuto pretendente (Caballero) che, dopo averla a lungo cercata in paese (“dov’è, dov’è la donna?”), invitava una trecciuta donna (Carmencita) ad una fuga d’amore.
Le rime
“Bambina, sei già mia. Chiudi il gas e vieni via”, s’imponeva il determinato Caballero, ricevendo però una risposta piccata da Carmencita.
Lavazza
“Pazzo! L’uomo che amo è un uomo molto in vista. È forte, è bruno e ha il baffo che conquista”, si negava la donna, riferendosi al suo compagno, Paulista. La quale era anche la marca del caffè Lavazza – “amigos, che profumo“ – pubblicizzato dalla campagna ideata da Armando Testa (1917-1992).
L’arcano
A quel punto si svelavano le carte.
“Bambina, quell’uom son mì… Oh yeh yeh yeh yeh yeh, oh yeh!”, rispondeva Caballero, esternando che lui e Paulista erano in realtà la stessa persona. Con somma gioia di Carmencita, che cadeva ai piedi dell’amato.
L’idea del ’59
L’idea per la campagna risale addirittura al 1959, quando osservando scialli e tappeti latini in un melting pot brasiliano e messicano Armando Testa maturò l’idea del logo Paulista.
Carosello
Da cui discende il personaggio di Caballero che tanta fortuna ebbe nel contenitore di pubblicità e spettacolo Carosello. Che chiudeva la giornata dei bambini, all’insegna del famoso “a letto dopo Carosello”.
I coni rovesciati senza braccia e gambe
“In Carosello, durante il minuto di spettacolo, non era permesso alcun riferimento pubblicitario. Paulista, ormai immediatamente riconoscibile come marchio del caffè Lavazza, non poteva quindi essere il protagonista delle nostre storie“, ricordava negli anni ’80 Armando Testa.
Il Caballero Misterioso
“Dovetti studiare a lungo per creare un altro personaggio, il Caballero Misterioso, un semplice cono di gesso bianco, con un ampio cappello ed un cinturone con la pistola che, solo alla fine, rivelava la sua vera identità trasformandosi in Paulista.
Questione di movimento
Al Caballero affiancai una compagna, Carmencita, uguale nelle proporzioni, ma con lunghe trecce nere. Entrambi erano senza braccia e senza gambe, avevano il sorriso disegnato; il Caballero poteva solo muovere il cappello e la pistola, mentre Carmencita agitava le trecce. Avrebbe funzionato? Non lo sapevamo …”, chiosava Testa.