Sessantottesima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione i giornalisti Francesco Massardo e Massimo Lualdi di 70-80.it, parlano del film I misteriani e delle Signorine buonasera.
I misteriani
La trama è sicuramente originale: sulla Terra, provenienti dalla Luna, fanno la comparsa alieni tecnologicamente evoluti, chiamati misteriani (perché originari da un pianeta scomparso, Mysteroid), che, dopo aver dimostrato la loro potenza bellica attraverso un gigantesco robot (che comunque verrà distrutto dall’esercito giapponese), avanzano delle richieste particolari ai governi terrestri: un’area di terra di due miglia di raggio e il diritto di unirsi alle donne del nostro pianeta.
Alieni sterili
La motivazione della richiesta di accoppiamento è che 100.000 anni fa il loro pianeta, il quinto dal sole, fu distrutto da una guerra nucleare. Non prima però che alcuni misteriani riuscissero a fuggire su Marte.
Il ratto delle Sabine (giapponesi)
Tuttavia, a causa della guerra atomica, l’80% della popolazione aliena risultò deformata e progressivamente sterile: di qui la pretesa di realizzare un incrocio con le donne sulla Terra, per proseguire la specie misteriana. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.
Buonasera
Un po’ mamme, un po’ insegnanti. Comunque garanti della serietà della televisione. Alle prime Signorine buonasera era demandato il ruolo di raccordare i singoli programmi della RAI, anticipandone titolo e contenuti, cambi di programmazione, annunci di servizio e istituzionali. Il tutto rigorosamente in diretta (con tanto di papere e incidenti di percorso passati alla storia).
Signorine buonasera di nome e di fatto
L’appellativo Signorine buonasera derivava dalla loro immodificabile frase d’apertura: «Signore e signori, buonasera …».
Equilibrio
Rigidissima la selezione nella fase iniziale dell’era delle Signorine buonasera: le annunciatrici dovevano essere belle, ma di una grazia non travolgente; non troppo magre, ma nemmeno prosperose; sorridenti, ma non esuberanti; più orientate alla maturità che alla giovinezza. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.