Un po’ mamme, un po’ insegnanti. Comunque garanti della serietà della televisione. Alle prime signorine buonasera era demandato il ruolo di raccordare i singoli programmi della RAI, anticipandone titolo e contenuti, cambi di programmazione, annunci di servizio e istituzionali. Il tutto rigorosamente in diretta (con tanto di papere e incidenti di percorso passati alla storia).
Signorine buonasera di nome e di fatto
L’appellativo signorine buonasera derivava dalla loro immodificabile frase d’apertura: «Signore e signori, buonasera …»
Equilibrio
Rigidissima la selezione nella fase iniziale dell’era delle signorine buonasera: le annunciatrici dovevano essere belle, ma di una grazia non travolgente; non troppo magre, ma nemmeno prosperose; sorridenti, ma non esuberanti; più orientate alla maturità che alla giovinezza.
Le mode
Naturalmente il loro look doveva essere rigidamente misurato: fuori discussione il lancio di mode sopra le righe quanto a pettinature, trucco o abbigliamento.
Mezzobusto
La ripresa era mezzobusto. Il comando principale era: moderazione. Ad ogni donna avrebbe dovuto essere consentito di vedersi in loro; raggiungibili nella loro irraggiungibilità. Sull’altro genere, ogni maschio avrebbe potuto vederle come mogli, mamme, vicine di casa.
Mezzobusto
Le annunciatrici Rai erano riprese duranti i propri annunci all’interno di appositi studi con tenda sullo sfondo che ricordava un sipario teatrale.
La tenda
Solo negli anni ’70 la tenda sarebbe stata sostituita da pannelli in tinta unita di colore grigio, azzurro, rosso o giallo.
I rassicuranti volti noti
Tra le più note signorine buonasera: le rassicuranti Nicoletta Orsomando (1929-2021), attiva dal 1953 al 1993; Anna Maria Gambineri (1936-2017), dal 1958 al 1994; Mariolina Cannuli (1940), dal 1961 al 1994; Rosanna Vaudetti (1937), dal 1961 al 1998 e Maria Grazia Picchetti (1940) dal 1961 al 1997.
Modern style
Tra le annunciatrici con un look più moderno, che allontanava (qualche volta anche molto) il prototipo della annunciatrice/casalinga vanno annoverate: Aba Cercato (1939), dal 1959 al 1983; Gabriella Farinon (1941) dal 1961 al 1968; Marina Morgan (1943), dal 1975 al 2002; Maria Giovanna Elmi (1940), dal 1968 al 1988; Simona Gusberti (1946), dal 1969 al 1987 e Paola Perissi (1944), dal 1969 al 2000.
Giusti e Cori
Senza dimenticare le prematuramente scomparse Roberta Giusti (1944-1986), dal 1968 al 1985 e Beatrice Cori (1943-2000), dal 1977 al 1999.
Restyling
Dal 1º dicembre 1987, complice un lavoro di restyling d’immagine dell’azienda, lo sfondo degli annunci adottò un apposito pannello azzurro molto più luminoso dei precedenti, con raffigurati i tre solidi simbolo delle tre reti Rai (sfera blu per Rai 1, cubo rosso per Rai 2, tetraedro verde per Rai 3).
Ridimensionamento
Il ruolo delle signorine buonasera fu pesantemente ridimensionato nel 2003, quando la Rai effettuò un ricambio generazionale delle annunciatrici, riducendone lo spazio concesso. In quell’occasione fu tolta loro la possibilità di andare in onda in diretta e dato inoltre più risalto alla bella presenza che alla dizione.
La scomparsa delle signorine buonasera
A partire dal 1º giugno 2016, i palinsesti delle reti Rai sono mostrati da un rullo grafico ed enunciati dalle voci fuori campo degli speaker della Rai.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)