Chi porta i pantaloni? Può un periodo misurarsi attraverso di essi? Gli anni ’70 sono un momento particolare dal punto di vista socio-culturale.
Spinte
Da una parte si sono affievolite le spinte utopico-progressiste dei ’60, scontratesi con le resistenze ai cambiamenti dall’alto (di quelli che si cominciano a chiamare poteri forti). Ma anche dal basso di una maggioranza che all’incerta certezza dei rivoluzionari di sinistra preferisce la certa incertezza garantita dalla DC.
Dai fiori nei cannoni alla P38
Dall’altra, le proteste coi fiori nei cannoni hanno lasciato lo spazio a quelle in piazza, con la P38.
Dall’eskimo a John Travolta
Gli anni ’70 sono quelli dell’austerity con le targhe alterne che seguono il boom economico del decennio precedente che si pensava infinito, del movimento studentesco (del ’77). Che sotto l’eskimo ha nascosto i pantaloni con le frange indiane degli hippies, more tempore trasformatisi in fricchettoni.
La febbre tocca i 70
I 70s sono però anche quelli di John Travolta (1954) e dei Bee Gees, con la febbre misurata in discoteca. Impegno e disimpegno si alterano, si scontrano e rincontrano continuamente in una sorta di conflitto di interessi perpetuo.
L’ombelico si ricopre
E, come sempre, la moda traccia il comportamento sociale. L’ombelico si ricopre e la stoffa che si era ridotta a dismisura negli anni ’60 sale, fino quasi al torace. Con i pantaloni a vita così alta che è necessaria un’ulteriore fascia per definirne il limite superiore.
Le zeppe e i tacchi cubici
I pantaloni disegnano una figura altissima, innaturale. E addirittura potenziata da zeppe di 20 cm, anche per gli uomini. Impalcature che sovrastano tacchi cubici.
Oversize
Tutto è oversize: dagli occhiali agli anelli, dalla capigliatura, vaporosa ed eccessiva – come quella di Farrah Fawcett (1947-2009) delle Charlie’s Angels –, agli enormi colli delle camice.
Pendant
Quelle che fanno pendant con le tappezzerie del periodo ed anticipano il decennio successivo. Dieci anni colorati ed edonici: gli anni ’80. Che però sono tutta un’altra storia. Decisamente.