Dalla seconda metà degli anni ’70 fino ai primi anni ’80 si aprì un filone musicale prolifico: quello dei medley o – più tecnicamente – dei crossover. Tra gli esempi più famosi del periodo ci sono: The Best Disco in Town della Ritchie Family del 1976 e Rockollection del 1977 di Lauren Voulzy.
I medley
Nella maggior parte dei casi, i medley sono presentati attraverso testi che introducono congiunzioni nostalgiche dell’interprete che ricorda in prima persona il periodo temporale trascorso (di norma la sua adolescenza), coi successi musicale che l’hanno caratterizzato.
Lauren (Lucien) Voulzy
Nel caso di Rockollection, il rievocatore è Lauren (Lucien) Voulzy (1948), un cantautore francese che a partire dal suo quarto album Avril, ha raggiunto sempre le posizioni più alte delle classifiche francesi e belghe-valloni.
Re-Collection o, meglio, Rockollection
Tuttavia Rockollection (che inizialmente avrebbe dovuto chiamarsi Re-Collection) è l’unico che ha fatto conoscere Voulzy in Italia e come analoghi esperimenti del periodo, come la serie Stars on 45 del gruppo omonimo, oppure Non stop Twist di Kim & The Cadillacs.
Lunga compilation
Rockollection si sostanzia in una raccolta estremamente lunga (12 minuti; ma esistono una versione del 1994 di quasi 20 minuti, una del 2004 di 22 ed una del 2008 di 16 minuti) di brani famosi degli anni ’60, reinterpretati dall’autore.
La composizione
Il medley di Voulzy è composto da: The Loco-Motion di Little Eva (1943-2003); A Hard Day’s Night dei Beatles; I Get Around dei Beach Boys; Gloria degli Them; (I Can’t Get No) Satisfaction dei Rolling Stones; Mr. Tambourine Man di Bob Dylan (1941); Massachusetts dei Bee Gees; Mellow Yellow di Donovan; California Dreamin’, dei Mamas & Papas. (M.L. per 70-80.it)