Anni 60-70. La Filodiffusione entra nelle case e la musica si ascolta dal filo del telefono

Filodiffusione

Tra gli anni 60 e 70 non era raro trovare nei salotti delle case degli italiani, spesso vicino al telefono, uno strano aggeggio da cui usciva della musica.

Una strana radio…

Poteva sembrare una radio, ma aveva solo qualche tasto, le manopole del tono e del volume; ma nessun selettore né scala per la sintonizzazione delle stazioni. La Filodiffusione aveva fatto la sua comparsa.

  • Pubblicità

La musica e altro…via filo

La Filodiffusione funziona così: un impianto trasmittente invia segnali acustici a diversi impianti riceventi attraverso la rete di fili costituente la rete telefonica nazionale.

Filodiffusione

Canale

Per poter ascoltare i programmi occorre inserire un apparecchio ricevente collegato all’ingresso della linea telefonica dal quale, grazie ai suoi tasti, si può selezionare il canale desiderato.

Un sistema cross-mediale ante litteram

Se la tecnologia della Filodiffusione arrivò in Italia solo nel 1958, attivata dalla RAI in collaborazione con la SIP, fu in Svizzera nel 1931 che vide la luce.

Oltre le montagne

Per ovviare alla difficoltà delle onde radio di diffondersi in tutto il territorio elvetico a causa delle alte montagne, infatti, fu deciso di veicolare i contenuti della radio nazionale attraverso il cavo telefonico.

Radiotelefono

Nato con il nome Radiotelefono, tramutato poi in Filodiffusione, si può dire, di fatto, che rappresentò il primo sistema di comunicazione cross-mediale.

Filodiffusione

Un termine, due significati

Spesso il termine Filodiffusione fu causa di fraintendimenti. Se per alcuni il termine indicava solamente i contenuti dei sei canali RAI che trasmettevano musica, tanto che il Radiocorriere dedicava loro uno spazio nei programmi settimanali, per altri, i più tecnici, la filodiffusione non era altro che una tecnologia di trasmissione di onde radio via filo.

Dagli anni’60 inizia la vera “diffusione” via filo

A partire dalle grandi città come Roma, Milano, Torino, Napoli via via il sistema si diffuse in tutta la penisola arrivando negli anni ‘80 a contare ben 535.000 abbonati.

Filodiffusione

Il costo

Per chi era già abbonato alla RAI il costo era di 6 mila lire da versare una volta alla SIP all’atto della domanda per l’installazione dell’impianto, più il costo di 1000 lire a trimestre addebitate sulla bolletta del telefono.

TIM

Anche oggi è possibile abbonarsi alla Filodiffusione, ora gestita dalla TIM, il costo è di 3 euro per l’attivazione più 2,08 euro all’anno (prezzi IVA esclusa).

Filodiffusione

La produzione dei contenuti

I contenuti venivano realizzati dalle sedi regionali RAI che producevano i cosiddetti “bobinoni”, dischi di nastro magnetico della durata di un’ora, e diffusi dalla sede di via Asiago attraverso 24 magnetofoni per coprire l’intero arco giornaliero di trasmissioni.

Audio digitale

Sistema poi sostituito a partire dagli anni ‘90 con sistemi audio digitale.

Filodiffusione

…e oggi?

Al contrario della Svizzera che negli anni ‘90 decise di cessare le trasmissioni, in Italia la Filodiffusione continua la sua storia anche se ormai la trasmissione analogica è diventata residuale, data la sua incompatibilità con l’ADSL sempre più diffusa.

Offerta attuale

Rimangono comunque attivi alcuni canali: Rai Radio 1, Rai Radio 2, Rai Radio 3, Rai Radio Tutta Italiana e Rai Radio Classica.

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.A.G. per 70-80.it)

  • MCL Avvocati Associati
    Pubblicità


Questo sito utilizza cookie per gestire la navigazione, la personalizzazione di contenuti, per analizzare il traffico. Per ottenere maggiori informazioni sulle categorie di cookie, sulle finalità e sulle modalità di disattivazione degli stessi clicca qui. Con la chiusura del banner acconsenti all’utilizzo dei soli cookie tecnici. La scelta può essere modificata in qualsiasi momento.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi strumenti di tracciamento sono strettamente necessari per garantire il funzionamento e la fornitura del servizio che ci hai richiesto e, pertanto, non richiedono il tuo consenso.

Questi cookie sono impostati dal servizio recaptcha di Google per identificare i bot per proteggere il sito Web da attacchi di spam dannosi e per testare se il browser è in grado di ricevere cookies.
  • wordpress_test_cookie
  • wp_lang

Questi cookie memorizzano le scelte e le impostazioni decise dal visitatore in conformità al GDPR.
  • wordpress_gdpr_allowed_services
  • wordpress_gdpr_cookies_allowed
  • wordpress_gdpr_cookies_declined

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi