Per i giovani informatici dei primi anni ’80 il Commodore 64 rappresentava il coronamento di un sogno. Eppure, oltremanica, Sir Clive Sinclair (1940-2021), aveva concepito un home computer per molti aspetti superiore al prodotto americano: lo ZX Spectrum.
Lo ZX 82
Dopo il successo dei precedenti modelli ZX80 e ZX81, primo esempio di pc economici da casa, ma privi di suono e colori, il genio di Sir Clive Sinclair partorì nel 1982 lo ZX82 (o ZX81 Colour). Meglio conosciuto come ZX Spectrum, un prodotto degno di rispetto, dal design accattivante e venduto in milioni di unità in tutta Europa.
Le caratteristiche
Lo ZX Spectrum, facilmente collegabile ai monitor a colori, possedeva 16K di RAM espandibili a 48K. Fra le varie peculiarità, l’apparecchio vantava una risoluzione grafica reale con 8 colori brillanti e l’aggiunta di UDG (User Defined Graphics) che permetteva la creazione di caratteri grafici.
Tastiera gommosa
Lo ZX Spectrum era inoltre dotato di tastiera con i tasti gommosi. Purtroppo, la membrana interna, assai delicata, tendeva a logorarsi in fretta.
Jack
L’inconveniente venne risolto solo in seguito nella versione del pc realizzata dall’Amstrad. Le porte jack consentivano inoltre il collegamento a un registratore a cassette, usato come memoria di massa.
Prodotto di successo
Di sicuro il minimo ingombro, la velocità di calcolo e il prezzo basso, resero lo ZX Spectrum uno dei computer più apprezzati degli anni ’80.
Tecnologia italiana
Come molti prodotti analoghi del periodo, lo ZX Spectrum montava inoltre la CPU Z80, creata nel 1976 dalla Zilog di Federico Faggin (1941) e valida alternativa all’Intel 8080.
La velocità
La CPU Z80 a 8 bit, la più longeva fra quelle della sua categoria, aveva una velocità da 2,5 MHz a 10 MHz. Dotata all’inizio di oltre 6000 transistor e una velocità di clock di 2.5 MHz, poi migliorata fino a 20 MHz. La produzione cessò nel 1985.
Precursore del 21mo secolo
Con le sue invenzioni, oltre ai già citati home computer, come la prima calcolatrice compatta e il veicolo elettrico a tre ruote poco compreso a metà anni ’80 e che gli costò il fallimento della Sinclair Research, Sir Clive Sinclair può senz’altro essere definito un precursore degli anni 2000.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)