Il primo agosto 1981 la neonata televisione musicale MTV inaugurò negli Usa le trasmissioni con Video Killed the Radio Star, il singolo del duo The Buggles destinato a diventare l’inno del decennio appena nato.
Composto in un’ora
Eppure il percorso verso quel 7 settembre 1979, giorno della pubblicazione del disco, fu piuttosto accidentato. Si racconta che i Buggles, formatisi nel 1977, composero Video Killed the Radio Star in un’ora in un pomeriggio del 1978, 6 mesi prima dell’effettiva registrazione.
Il trio Buggles
All’epoca la formazione era composta dal cantante Trevor Horn (1949), il tastierista Geoff Downes (1952) e il compositore Bruce Wooley (1953).
I Camera Club
Quest’ultimo, poco prima che il disco fosse registrato per la Island Records, abbandonò il trio per formare i Camera Club.
Dolby
Del gruppo faceva parte anche il tastierista Thomas Dolby (1958), divenuto in seguito un importante esponente del synth pop britannico.
La prima versione
Proprio i Camera Club, incisero per la prima volta una versione scanzonata e divertente di Video Killed the Radio Star inclusa nell’abum English Garden pubblicato nel novembre 1979.
Duo
Mesi prima i Buggles, divenuti duo, avevano tentato senza successo di proporre il brano a varie etichette discografiche.
Un nuovo contratto
A venire in loro soccorso fu la fidanzata di Geoff Downes, la cantante Tina Charles (1954) che oltre a contribuire con la sua voce all’incisione convinse Chris Blackwell (1937), boss della Island Records per cui la ragazza lavorava, ad ascoltare il pezzo.
The Age of Plastic
Una volta firmato il contratto con la nota etichetta, i Buggles poterono dedicarsi al loro primo album: The Age of Plastic uscito nel gennaio 1980.
Tre mesi di produzione
Nonostante possa sembrare un motivetto semplice, la produzione di Video Killed the Radio Star richiese tre mesi di lavoro.
Effetto telefonico
L’effetto telefonico sulla voce di Horn serviva a ricordare le prime trasmissioni radiofoniche.
Un brano nostalgico…
Video Killed the Radio Star è un brano nostalgico e allo stesso tempo profetico del passaggio tecnologico da un’era musicale dominata dalla radio, a quella dove il mezzo televisivo la fa da padrone assieme all’innovazione delle arti visive.
Star
Tutto questo, secondo i Buggles, ha decretato la fine delle star radiofoniche senza volto di cui si conosceva solo la voce.
e antesignano
La canzone fu molto importante anche dal punto di vista musicale. Si basava infatti principalmente su sintetizzatori e drum machine, strumenti che divennero fondamentali per la musica degli anni ’80.
Il videoclip
Il video, realizzato da Russel Mulcahy (1953), rappresentò la classica ciliegina sulla torta. Fece, infatti, da apripista in un periodo in cui erano pochi gli artisti dediti alla realizzazione di videoclip. La messa in onda sull’americana MTV trasformò il successo dei Buggles in trionfo.
Successo mondiale
Il brano arrivò al primo posto in 16 paesi, vendendo nella sola Gran Bretagna 500 mila copie. Negli anni sono state realizzate innumerevoli cover.
Gli Yes
Trevor Horn e Geoff Downes entrarono poi negli Yes in sostituzione di Jon Anderson (1944) e Rick Wakeman (1949).
Non andò così
Per fortuna nonostante il proliferare di videoclip e il passaggio alla nuova dimensione visual, le star della radio sono ancora saldamente al loro posto. (E.M per 70-80.it)