Trent’anni fa ci lasciava il colonnello poi divenuto generale Edmondo Bernacca (1914-1993). Ogni sera, prima del Telegiornale delle 20, ci comunicava con il suo fare rassicurante le ultime previsioni meteo.
Una vera istituzione
Si racconta che la figura di Bernacca fosse cosi rassicurante e le previsioni meteorologiche talmente affidabili che nell’ampia platea ogni sera davanti al teleschermo vi fossero numerosi operatori del settore agricolo direttamente interessati all’andamento del tempo.
Il personaggio Bernacca
Edmondo Bernacca romano doc, con il suo fare signorile, mai sopra le righe, conquistò un’ampia fetta di pubblico. Fu il primo a rendere fruibile a tutti una materia come la meteorologia all’epoca consona solo agli ambienti dell’Aeronautica Militare.
Il manuale
Nel 1971 scrisse anche un libro dal titolo Che tempo farà, manuale di meteorologia pratica.
Un’esposizione chiara e comprensibile
Grazie a Bernacca il pubblico televisivo prese confidenza con termini sconosciuti come millibar e isobare. Secondo uno studio condotto da Amedeo Benedetti (1954-2017), esperto in tecniche di comunicazione, il meteorologo fu un vero intrattenitore. Capace, in pochi minuti, con la sua dialettica semplice e raffinata allo stesso tempo, di calamitare l’attenzione dei telespettatori.
Che tempo fa?
La trasmissione faceva parte di tre spazi dedicati al meteo, inseriti nel palinsesto Rai dal titolo iniziale di Il Tempo in Italia ideati dallo stesso Bernacca.
19.55
Dopo una prima collocazione pomeridiana alle 13, dal 1973 Che tempo fa? fu inserita nel tradizionale orario delle 19.55 prima del Tg.
Dal ’68 al ’79, ma ancora nell’82
Il meteorologo la condusse dal 1968 fino alla pensione (nel 1979) con la sostituzione da parte di Andrea Baroni (1917-2014); salvo poi tornare nel 1982 e lasciare al termine il testimone a Guido Caroselli (1946).
La sigla
La sigla di Che tempo fa?, nella quale compariva un barometro, era suonata da uno xilofono e un flauto.
Il meteo oggi
Ormai gli spazi dedicati alle previsioni meteorologiche sono presenti nella programmazione di tutte le televisioni. Spesso affidati a delle semplici annunciatrici, sembrano aver perso in parte quell’aura di autorevolezza che il colonnello Edmondo Bernacca e pochi altri riuscivano a conferire. (E.M. per 70-80.it)