“Maga Maghella, Maga Maghella, se ti va brutta, se ti va bella, nel tuo futuro leggerà, maga maghella, maga magà”.Semplice e orecchiabile, è il motivetto che nel 1971 fece breccia nel cuore di tanti bambini ma anche degli adulti, entrando nella classifica di vendita italiana.
Canzonissima ‘71
Forte del successo dell’anno precedente, infatti, la Rai decise di riproporre l’accoppiata Corrado (1924-1999) e Raffaella Carrà (Raffaella Maria Roberta Pelloni, 1943-2021) alla conduzione della nota kermesse canora.
Alighiero Noschese
Con loro l’indimenticabile Alighiero Noschese (1932-1979) nell’anno in cui vinse Nicola di Bari (1940), con Chitarra Suona Più Piano.
Maga Maghella
Divenuta la nuova stella dello spettacolo italiano, Raffaella Carrà decise di inserire nella scaletta di Canzonissima il personaggio della maghetta, forse per farsi perdonare lo scandalo suscitato dal suo Tuca Tuca.
In abito scuro
In abito scuro coperto di stelle con tanto di cappello e bacchetta magica, la maga dispensava previsioni astrologiche.
Una lillipuziana
La Maga era di dimensioni ridotte, l’effetto lillipuziano veniva reso utilizzando inquadrature particolari e oggetti di scena di grandi dimensioni.
Libro compreso
Compreso il libro e la sfera di cristallo con cui il personaggio faceva le sue previsioni.
Il disco
Scritto da Castellano (1925-1999) e Pipolo (1933-2006) , il brano aveva come lato b Papà, firmato da Gianni Boncompagni (1932-2017).
Un anno fortunato
Fu un anno fortunato per la soubrette che piazzò in classifica, oltre al singolo della maga, anche Chissà se Va e Tuca Tuca poi inseriti nel suo primo album Raffaella Carrà.
La bambola
La maga ebbe un tale successo che il noto marchio Furga, mise in commercio una bambola tuttora ricercata dai collezionisti.
Sai che ti dico?
Il personaggio di Maga Maghella ricomparve nella trasmissione Rai, in sette puntate, Sai che Ti Dico? del 1972.
Humor nero
In quell’occasione Raimondo Vianello (1922-2010) alla conduzione con Sandra Mondaini (1931-2010), Minnie Minoprio (Virginia Anne Minoprio, 1942) e Iva Zanicchi (1940), finse con il suo tipico humor nero, di schiacciare con la scarpa la maghetta, tra le risate del pubblico.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)