1961. Su Topolino compare Amelia, la fattucchiera che ammalia. Cattiva e sexy si dice fosse ispirata a Sophia Loren, napoletana come lei

Amelia

Eravamo piccoli, certo. Ma già sensibili al fascino femminile. E quella bella strega cattiva di Topolino (inteso come pubblicazione, visto che l’universo era quello dei Paperi), chiamata Amelia, era irresistibile.

Pasticciona ma non troppo

Un po’ pasticciona – ma non troppo come Maga Magò (che esordirà due anni dopo ne La spada nella roccia), Nocciola (la strega dell’agnostico Pippo) o Roberta la studiosa esperta, quella con un look un po’ femminista primi anni ’70 e un po’ Ornella Vanoni (1934) –, aveva qualcosa d’ipnotico.

Fattucchiera

Del resto era una fattucchiera e le pozioni magiche e gli incantesimi erano il suo pane.

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Il look

Saranno stati l’abito nero, i folti e lunghi capelli come le ciglia, la scopa o la bacchetta magica, fatto sta che Amelia era veramente affascinante.

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Amelia ispirata a Sophia Loren?

Altro che vecchia megera: Amelia era più una femme fatale. Tanto che si dice che l’autore Carl Barks (1901- 2000) si fosse ispirato alla bellissima Sophia Loren (Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone, 1934), con cui in effetti Amelia condivideva la città d’origine (Napoli).

Morticia, Amelia

Addams e Lollo

Secondo altri, le modelle del personaggio sarebbero state  invece Morticia Addams o Gina Lollobrigida (1927-2023).

Gina Luluduckita

A sostegno di questa ultima tesi, nella prima storia in cui appare, Amelia si finge l’attrice Gina Luluduckita.

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La casetta alle pendici del Vesuvio

 «Adoro l’Italia e la pizza! Quando ho creato Amelia, mi è sembrata una cosa carina presentarla come una ragazza italiana che vivesse alle pendici del Vesuvio», ebbe a dichiarare Barks.

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Gennarino

Amelia vive in una casa sulle pendici del vulcano Vesuvio, in un paesino chiamato Sulfuria, con un corvo nero (Gennarino) ed ha il suo punto debole nell’aglio, che la indebolisce costringendola a fuggire.

 

 

Zio Paperone e la Numero Uno

Il suo chiodo fisso è Zio Paperone, anzi, la sua monetina Numero Uno (da cui ha avuto origine la sua ricchezza), emblema del leggendario tocco di Mida, che, una volta fusa nel pentolone, la renderebbe “ricca, ricca, ricca!“, come esclama lei.

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Le strategie

Nonostante la sua condizione di strega, ben rappresentata dal pentolone nero in cui elabora i suoi intrugli, Amelia non disdegna la tecnica umana per conseguire i suoi obiettivi. Bombe, pistole, mitra ed altre armi umane sono di frequente utilizzo da parte sua.

Magia e fisica

La sua magia, inoltre, spesso si fonde nella fisica, attraverso viaggi spazio-temporali, sdoppiamenti ed altre dimensioni.


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