1960. Operazione Sottoveste arriva nei cinema italiani. Protagoniste le vicende di un sottomarino rosa, realmente accadute durante la Seconda Guerra Mondiale

sottoveste

Singolare destino quello del film commedia Operazione Sottoveste (Operation Petticoat), successo al botteghino 1959, anno d’uscita nei cinema americani.

Niente Oscar o Golden Globe

All’epoca guadagnò la bellezza di quasi 10 milioni di dollari, diventando il terzo incasso della stagione, ma non ottenne alcun riconoscimento, Oscar o Golden Globe, di un certo rilievo.

Blake Edwards

Di sicuro non rischiamo d’essere smentiti, quando affermiamo che è una delle pellicole più divertenti del regista Blake Edwards (1922-2010), lo stesso de La Pantera Rosa e Hollywood Party.

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Successo italiano

Anche in Italia quando Operazione Sottoveste uscì nel febbraio 1960, sulla scia di quello americano  ebbe un notevole successo. Motivo, oltre che le vicende raccontate, l’ottimo adattamento dei dialoghi e l’uso di alcune tra le più autorevoli figure del doppiaggio nostrano.

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Gualtiero De Angelis e Pino Locchi

A Gualtiero De Angelis (1899-1980) e Pino Locchi (1925-1994) fu, infatti, affidato il compito di prestare la voce ai due principali protagonisti. Parliamo di Cary Grant (1904-1986), nel ruolo del comandante Matt T. Sherman e di Tony Curtis (1925-2010), in quello del tenente Nicholas Holden.

Il Sea Tiger

Il film racconta le disavventure del USS Sea Tiger, sottomarino immaginario coinvolto nella battaglia delle Filippine avvenuta nell’Oceano Pacifico, durante la Seconda Guerra Mondiale.

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 Il sottomarino rosa

A causa della carenza di vernice, il sottomarino viene temporaneamente dipinto di rosa. L’attacco improvviso del nemico lo costringe all’immersione, ma colorato in quel modo nessuna delle due parti in conflitto è in grado di attribuirsene l’appartenenza.

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Nemico di tutti

In Operazione Sottoveste, avviene che l’USS Sea Tiger, è scambiato per un’unità nemica sia dalla marina giapponese che americana.

Storie vere

La trama di Operazione Sottoveste è un susseguirsi di situazioni comiche e paradossali. Quello che molti non sanno, però, è che alcune vicende raccontate nella pellicola capitarono davvero. Abbiamo selezionato le più bizzarre.

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Il Sea Lion

Mentre era ormeggiato, un sottomarino appena varato fu affondato a Cavite nelle Filippine durante un attacco aereo, si chiamava USS Sea Lion, per cui è possibile che il nome usato nel film, Sea Tiger, sia un omaggio.

Materiale sconosciuto

La lettera del capitano Sherman al reparto rifornimento di Cavite sull’inspiegabile mancanza di carta igienica è basata su uno scritto vero. Fu inviata al reparto rifornimenti di Mare Island, scritta da James Wiggins “Red” Coe (1909-1943), comandante del sottomarino USS Skipjack.

Il colore rosa

Durante il Secondo Conflitto Mondiale, esistette davvero un sottomarino rosa. Fu l’USS Harder del comandante Samuel David Dealey (1906-1944), convinto che il colore insolito fosse utile come camuffamento all’alba e al crepuscolo.

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Il camion “affondato

L’episodio del camion “affondato” sulla spiaggia capitò davvero all’USS Bowfin. Il quale, nel luglio 1944, durante un attacco all’isola giapponese di Minami Daito, silurò un molo con l’autobus parcheggiato sopra.

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Il marinaio Hornsby

Non è dato di sapere se l’episodio del marinaio Hornsby, il maiale rubato dal tenente Holden e travestito da marittimo, abbia un fondamento di verità. In ogni caso è senza dubbio uno dei più esilaranti di Operazione Sottoveste.

Operazione Sottoveste

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)

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