Il cartone animato la Pantera Rosa è composto da 124 cortometraggi (da circa 7 minuti). Cui si aggiungono le 9 animazioni presenti nei titoli dell’omonima saga di film diretti da Blake Edwards (1922-2010). I cartoni animati sono stati prodotti dal 1964 al 1980 dalla DePatie-Freleng di David DePatie (1929) e Friz Freleng (1906-1995, con esperienze nei Looney Tunes della Warner Bros).
La Pantera Rosa del 1966
In Italia, i corti della Pantera Rosa sono stati trasmessi in vari periodi a partire dal 1966. Esattamente tre anni dopo la prima apparizione del cartone nella sigla del film omonimo, interpretato da Peter Sellers (1925-1980) nei panni dell’ispettore Clouseau.
I modelli ispirativi
Nell’idea del creatore (Richard Williams, 1933-2019, lo stesso autore di Chi ha incastrato Roger Rabbit?), La Pantera Rosa doveva essere impertinente come James Dean (1931-1955); elegante, suadente, snob ed aristocratica come Cary Grant (1904-1986); flemmatica e mimica come Buster Keaton (1895-1966).
Le caratteristiche
Filiforme, con un muso lungo come i baffi, piccoli occhi e naso rosso la Pantera Rosa è caratterizzata, oltre che dal colore e dalla sigaretta col lungo bocchino, dal passo sinuoso sulle note del celebre omonimo brano di Henry Mancini (1924-1994).
L’omino col nasone (Big Nose)
Il principale antagonista della Pantera Rosa è Big Nose, un omino contraddistinto (ça va sans dire) da un grosso naso. Autoritario, intransigente e insofferente, Big Nose è oppositore di qualsiasi iniziativa della Pantera Rosa. Nei film Big Nose è la caricatura dell’ispettore Clouseau.