Trucco negli anni ’80: 5 curiosità che non tutti conoscono

trucco anni 80

Tra le epoche più iconiche per l’evoluzione dello stile e della cosmesi, gli anni ’80 occupano un posto d’onore.
Non si trattò solo di un decennio in cui la musica, la moda e la cultura pop esplosero in un caleidoscopio di colori e sperimentazioni: anche il trucco visse un momento di trasformazione profonda, portando alla ribalta un’estetica esagerata, fortemente espressiva, che rifletteva lo spirito dell’epoca.

Il make-up degli anni ’80

Il make-up degli anni ’80 fu il simbolo della voglia di osare, del desiderio di rompere gli schemi precedenti e di affermare un’identità nuova, colorata, brillante. Dietro le scelte cromatiche audaci e i volumi marcati si celavano però tendenze, abitudini e trasformazioni che raccontano molto più di una semplice moda passeggera.

L’uso del colore come affermazione di sé

Nel trucco degli anni ’80, il colore non era un semplice ornamento ma uno strumento identitario. Si utilizzavano toni saturi, intensi, spesso accostati in contrasti forti. L’ombretto era quasi sempre protagonista: tinte come il fucsia, il turchese, il viola elettrico e il verde acido venivano applicate fino all’arcata sopracciliare, sovrapponendo sfumature anche molto diverse fra loro.

Spirito eccentrico

Questo tipo di make-up rispecchiava lo spirito eccentrico e provocatorio di quel tempo. Il trucco era parte integrante di una narrazione visiva che si estendeva anche all’abbigliamento e ai capelli, con acconciature voluminose e permanenti esagerate. L’individualismo, valore crescente nella società occidentale del tempo, trovava espressione anche nella scelta di apparire in modo vistoso. Non si trattava soltanto di abbellirsi, ma di comunicare una personalità, spesso in modo spregiudicato.

La pelle: da luminosa a coperta

Se oggi si tende a valorizzare la pelle naturale con prodotti leggeri e finish luminosi, negli anni ’80 la tendenza era l’opposto. Si cercava un effetto estremamente coprente, talvolta opaco, che uniformasse l’incarnato fino quasi ad annullarne le imperfezioni. Le basi viso erano spesso pesanti, con fondotinta liquidi o in crema dal forte potere coprente, fissati con ciprie compatte per un risultato uniforme e levigato.

Illuminante assente

L’illuminante, così come lo si intende oggi, era pressoché assente. Il glow naturale non era un obiettivo del trucco: ciò che contava era creare una “tela” compatta sulla quale costruire il resto del look. Questo aspetto, in particolare, evidenzia quanto la sensibilità estetica sia cambiata nel tempo, soprattutto rispetto ad ora che si può utilizzare un pratico fondotinta in stick per ottenere coprenza e comfort senza appesantire la pelle.

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Sopracciglia: foltezza non naturale

Un altro elemento chiave del trucco anni ’80 riguarda le sopracciglia. A differenza del decennio precedente, in cui erano state assottigliate al minimo, gli anni ’80 videro il ritorno di arcate marcate, spesso volutamente scure e ben definite. Tuttavia, non si trattava di sopracciglia lasciate semplicemente naturali.

Netto, grafico, scolpito

L’effetto desiderato era quello di un arco netto, grafico, scolpito. Per ottenerlo, si faceva largo uso di matite, ombretti e addirittura mascara colorati, per definire e infoltire. Questo trend fu reso celebre da figure come Brooke Shields (1965), che incarnava alla perfezione l’estetica di quel periodo. La sopracciglia folta rappresentava una rottura con gli ideali di bellezza precedenti e una nuova visione di forza e personalità femminile.

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Il blush come elemento centrale

Il fard non era un dettaglio, ma un vero e proprio protagonista del make-up degli anni ’80. Veniva applicato in modo abbondante sulle guance, spesso fino alle tempie, con colori vivaci come il rosa acceso, il corallo o l’arancio.

Volontà di enfatizzare

A differenza dell’approccio attuale, che mira a simulare un rossore naturale e armonico, l’applicazione del blush in quel periodo era volutamente evidente. Ricalcava la volontà di enfatizzare ogni singolo elemento del viso e creare un look stratificato e teatrale. L’obiettivo non era tanto scolpire i lineamenti quanto esprimere energia e vitalità, in linea con l’immaginario visivo pop del tempo.

Finish che definito e meno naturale

Anche in questo caso, le tecniche moderne si discostano fortemente da quelle dell’epoca. Oggi si preferisce un effetto diffuso, sfumato, spesso ottenuto con texture liquide o in crema. Allora, invece, dominavano le polveri, applicate con pennelli spesso rigidi, il che contribuiva a un finish più definito e meno naturale.

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Le labbra: contorno marcato e rossetti opachi

Le labbra degli anni ’80 erano spesso sottolineate da un contorno ben visibile, disegnato con matite di uno o due toni più scure rispetto al rossetto. Questa tecnica creava un effetto di contrasto che, all’epoca, veniva considerato sofisticato e alla moda.

Rossetti

I rossetti erano prevalentemente opachi o satinati, con colori decisi: rosso fuoco, prugna, bordeaux, ma anche rosa shocking o marrone scuro. L’effetto era quello di una bocca precisa, evidenziata e drammatica, coerente con l’intero look del decennio.

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Gloss

Curiosamente, i gloss, che avevano dominato la fine degli anni ’70, vennero relegati a un ruolo marginale. L’idea di brillantezza sulle labbra venne accantonata in favore di una maggiore intensità cromatica e di una durata prolungata, a costo di una minore idratazione. Oggi, la tendenza si è completamente invertita e il gloss è tornato protagonista, in linea con il gusto per il finish brillante e tridimensionale.

L’influenza della musica e della televisione

Non si può comprendere appieno il trucco degli anni ’80 senza considerare l’enorme impatto della musica e della televisione. I videoclip musicali, fenomeno allora emergente grazie a canali come MTV, trasformarono gli artisti in icone visive, i cui look venivano imitati in tutto il mondo.

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Madonna, Cyndi Lauper, Boy George e David Bowie

Personaggi come Madonna (Madonna Louise Veronica Ciccone, 1958), Cyndi Lauper (Cynthia Ann Stephanie Lauper, 1953), Boy George (George Alan O’Dowd, 1961) e David Bowie (David Robert Jones, 1947-2016) dettavano legge in fatto di stile. I loro make-up eccessivi, anticonvenzionali, divennero punti di riferimento per intere generazioni. Il trucco non era più solo un rituale quotidiano, ma un atto performativo, un’estensione dell’identità pubblica.

Soap opera e sitcom

Anche le soap opera e le sitcom statunitensi contribuirono a consolidare questo immaginario estetico. Le protagoniste femminili apparivano sempre truccate in modo impeccabile, con ciglia voluminose, bocche definite e ombretti colorati, influenzando anche la percezione comune del make-up come elemento necessario per apparire “curate”.

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Prodotti e strumenti: un mondo meno accessibile

Un altro aspetto poco noto riguarda la disponibilità dei prodotti. Se oggi è possibile accedere a un’infinità di marchi, formule e strumenti, negli anni ’80 l’offerta era molto più limitata. I cosmetici professionali erano costosi e difficili da reperire, mentre le opzioni da grande distribuzione offrivano una qualità spesso inferiore, con texture pesanti e gamme cromatiche ristrette.

Applicatori e, soprattutto, dita

Non esistevano, ad esempio, le spugne in silicone o i pennelli specializzati che oggi consentono un’applicazione precisa e uniforme. Molti si affidavano ai piccoli applicatori inclusi nelle confezioni, oppure utilizzavano le dita. Questo rendeva il risultato finale spesso più “artigianale”, ma anche più personale.

Senza tutorial

L’assenza di tutorial, influencer e contenuti online faceva sì che il trucco si apprendesse per imitazione, osservando riviste o programmi televisivi. Era un’arte empirica, fatta di tentativi, esperimenti, e adattamenti personali.

Il ritorno dell’estetica anni ’80 oggi

Negli ultimi anni, la moda e il trucco degli anni ’80 sono tornati ad affascinare nuove generazioni. Marchi di make-up rilanciano ciclicamente collezioni ispirate a quel decennio, con colori sgargianti, packaging vintage e texture più performanti.

Estetica eighties

Tuttavia, si tratta spesso di un omaggio più che di una riproduzione fedele. Gli elementi più estremi dell’estetica eighties vengono rivisitati in chiave moderna, ammorbiditi nelle forme e nelle intensità per adattarsi ai gusti attuali. La nostalgia gioca un ruolo importante, ma anche la voglia di riscoprire una libertà espressiva che oggi appare meno diffusa, seppure tecnicamente più evoluta.

Forza visiva ed irriverenza

Tra i motivi del rinnovato interesse vi è anche la voglia di giocare con il trucco in maniera creativa e non vincolata a canoni rigidi. La forza visiva e l’irriverenza del make-up anni ’80 offrono un fertile terreno per esplorazioni estetiche contemporanee.

Long-lasting

Anche sul piano pratico, i prodotti attuali rendono più semplice sperimentare. Si pensi, ad esempio, alla comodità di formule long-lasting o alla possibilità di correggere facilmente un errore con uno stick correttore ad alta precisione. Si tratta di evoluzioni che migliorano l’esperienza senza intaccare lo spirito originale del decennio a cui si ispirano. (E.G. per 70-80.it)

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