Sessantaquattresima puntata di 70 80, il programma del week-end prodotto da Giornale Radio in collaborazione col nostro periodico. In questa edizione i giornalisti Francesco Massardo ed Enzo Mauri di 70-80.it, parlano di una curiosa avventura di Topolino e della famosa pubblicità Pomì.
Topolino… spacciatore
Da un personaggio Disney d’indubbia moralità, strenuo difensore della legge come Topolino, mai ci si aspetterebbe qualcosa del genere.
L’eccezione
Eppure nella sua luminosa carriera, Topolino divenne addirittura spacciatore di amfetamine.
L’America degli anni ‘50
Negli Usa degli anni ’50, al culmine della modernizzazione dopo la Seconda Guerra Mondiale molti farmaci stimolanti e sonniferi erano disponibili senza alcuna prescrizione medica.
Droga per le forze armate
Le sostanze dopanti, infatti, godevano di ampio uso fra le forze armate già durante la guerra, per sopportare l’enorme stress.
Lo speed
In seguito, la sostanza abbinata alla caffeina e ribattezzata col nomignolo speed, in grado di ridurre la stanchezza e aumentare la prestanza fisica, si diffuse anche fra gli studenti. Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.
O così o Pomì
Potenza della pubblicità, può capitare che un vecchio slogan televisivo sia talmente azzeccato da entrare nel linguaggio quotidiano. E’ il caso di: O così o Pomì.
Pino Pilla
O così o Pomì, ideato per lanciare una marca di pomodori prodotta dalla Parmalat, fu inventato da Pino Pilla (1944-2016), definito uno dei più importanti copywriter nella storia della pubblicità italiana.
Noti marchi italiani
A lui sono legati claim di numerosi marchi italiani, fra i quali quello delle patatine Pai: una e poi basta?
La sua carriera
Il papà di O così o Pomì iniziò la carriera di pubblicitario a Milano nel 1969. Nel capoluogo lombardo, conobbe quello che egli stesso definì il suo maestro: Emanuele Pirella (1940-2010). Qui per leggere l’articolo originario in forma integrale.