La potenza (e il limite) di Carosello: ricordiamo “L’e’ li’ l’e’ la’ l’e’ la’ che l’aspettava Miguel. Miguel son mi!”, ma non il prodotto!

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Niente da fare: appena vediamo le tre formose gemelle messicane che, sculettando (e qui la carica sessuale stile anni ’60 dello spot mostra tutta la sua dirompenza), portano appesi i loro bambini, parte nella memoria il ritornello di Miguel. Il personaggio dello spot del Merendero.

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Quando lo spot offusca il prodotto

Tutti i boomers ricordano “L’e’ li’ l’e’ la’ l’e’ la’ che l’aspettava Miguel. Miguel son mi!“, ma pochi chi produceva il prodotto pubblicizzato.

Miguel

Tipico di Carosello

Condizione, peraltro, tipica di molte pubblicità di Carosello. Vettore promozionale dotato di una potenza di fuoco enorme, ma basato su un modello di marketing non sempre virtuoso.

Effetto commerciale fallimentare

Posto che induceva spesso al ricordo della pubblicità invece del prodotto (il che, dal punto di vista commerciale, è un fallimento).

La Talmone, questa dimenticata

Nel caso del Merendero l’inserzionista era la Talmone. Cioè una fabbrica di cioccolato e cacao fondata a Torino nel 1850 che doveva pubblicizzare i biscotti Mattutini.

Memorizzazioni superiori

Letteralmente passati nel dimenticatoio perché vittime di due memorizzazioni gerarchicamente superiori: Miguel e il Merendero.

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I due vecchietti

Eppure la Talmone aveva una lunga storia di marketing alle spalle.
Rilevata alla morte del fondatore dai 5 figli che ne avevano potenziato la vendita di cioccolato e cacao a droghieri, confettieri (ma anche farmacisti).

Scatole

Lo facevano in scatole di latta ermeticamente chiuse, già dal 1890 aveva associato il proprio brand alla storica immagine dei due vecchi – disegnati dal cartellonista tedesco Roberto Oschner – che decoravano le confezioni di cacao.

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Il Merendero di Paul Campani

Negli anni ’60 la Talmone sbarca in tv, con lo spot animato creato dall’animatore, fumettista, regista sceneggiatore e produttore cinematografico italiano Paul Campani (1923-1991), sostituito dal 1973 da Cleto Marosi (nome d’arte di Anacleto Marosi) che realizza il Merendero.

I Los Gildos

La colonna sonora (Miguel son mi) è cantata da un gruppo torinese, i Los Gildos, formato da Ermenegildo (detto Gildo) Nadalin (1934-2009, da cui il nome del complesso) e Gino Zanino (1924-2011).

Jo Condor

Lo stesso gruppo, peraltro, è l’autore della canzoncina del coincidente spot Ferrero in Carosello, coi personaggi di Jo Condor e del Gigante buono.

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I Marcellos Ferial messi alla porta per eccesso di professionalità

In pochi sanno oggi che la fortuna dei Los Gildos è dovuta all’eccessiva professionalità dei Marcellos Ferial, gruppo molto in voga al tempo per via della notissima Cuando calienta el sol. Questi ultimi, chiamati per primi a realizzare l’audio di Miguel son mì, ne incisero una versione considerata troppo perfetta e lineare.

Asettica

In altri termini, troppo asettica. Questo eccesso di professionalità indusse i Talmone a chiamare altri compositori più ruspanti. I Los Gildos, per l’appunto.

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Come Susanna Tuttapanna

Il caso dello spot Miguel son mì del Merendero della Talmone ricorda da vicino un altro classico di un personaggio di Carosello che assunse vita propria facendo progressivamente dimenticare il prodotto pubblicizzato: Susanna Tuttapanna.

Podcast

Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (M.L. per 70-80.it)

 


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