Il paese di Giocagiò e Il gioco delle cose sono solo alcune delle trasmissioni Rai presentate da Marco Danè (1944), proposte dalla Tv dei ragazzi.
Si accende il pomeriggio televisivo
Negli anni ’60 e ’70 la Tv dei ragazzi inaugurava il pomeriggio televisivo. Il contenitore della durata di poco più di un’ora, era del tutto rivolto al pubblico di giovanissimi.
L’intervista
70-80.it ha intervistato Marco Danè. Lo storico conduttore, autore televisivo, pedagogista e regista teatrale ci ha raccontato cosa è cambiato in Tv rispetto ad allora.
Come nasceva un programma per ragazzi?
(70-80.it) – Si può senz’altro affermare che all’epoca voi della Tv dei ragazzi eravate dei precursori riguardo le trasmissioni per giovanissimi. Come nasceva un programma?
(M.D.) – Spiegarlo è facile e difficile allo stesso tempo, perché oggi il sistema che adottavamo noi non esiste più.
Chi è il più bravo?
Non voglio essere polemico, ma all’epoca quando si trattava di realizzare un programma rivolto ai ragazzi la prima domanda che la Rai si poneva era chi fosse l’autore più bravo.
Gianni Rodari
Ecco perché fu scelto Gianni Rodari (1920-1980). Oggi, da quel che mi risulta, i canoni di selezione sono altri.
Il provino
Come tutti gli altri anch’io mi sottoposi a un provino senza essere raccomandato da nessuno. Fui solo aiutato da una persona che contribuì ad inserirmi nella lista dei provinati.
Grazie al teatro
Poi grazie ai miei trascorsi teatrali, frequentavo il teatro della mia parrocchia da quando avevo dodici anni, il posto me lo sono guadagnato così come la mia partner di allora Simona Gusberti (1945-2015).
(70-80.it) – In un’intervista dell’epoca Teresa Buongiorno (1930-2022) curatrice del Gioco delle cose dichiarò che quelli in studio non erano attori ma bambini qualunque.
(M.D.) – Sì, lo confermo, valeva sia per Il paese di Giocagiò registrato a Roma che per Il gioco delle cose che invece si teneva a Napoli. I bambini venivano presi nelle scuole ma non esisteva alcun tipo di selezione.
Puro entusiasmo
L’entusiasmo dei piccoli protagonisti che si vede nelle immagini era quindi autentico.
Dal pagliaccio al signor Coso
Alla vista di tutti i personaggi ospiti delle varie trasmissioni come il pagliaccio, il coccodrillo, il coniglio, il pittore o il signor Coso la reazione dei ragazzi era sempre genuina.
(70-80.it) – Gianni Rodari autore de Il paese di Giocagiò partecipò anche a una puntata de Il gioco delle cose dove lesse un suo racconto…
(M.D.) – Si all’epoca Gianni Rodari, molto impegnato, si accorse di quanto fosse oneroso occuparsi di una trasmissione in onda tre volte a settimana (lunedì, mercoledì e venerdì).
Impegno saltuario
Di conseguenza dall’anno successivo decise di partecipare saltuariamente al programma, tornando di tanto in tanto a proporrre i suoi racconti e filastrocche.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)