Il 20 gennaio 1954 prendevano il via le trasmissioni della National Negro Network, la prima rete radiofonica di proprietà di neri USA.
NNN: target 12 dei 15 milioni di neri USA
Fondata e presieduta dall’uomo di affari di colore William Leonard Evans Jr. (1914–2007) – con interessi nel mercato pubblicitario della cultura nera – la National Negro Network, costituita da 45 emittenti radio, si proponeva di “raggiungere circa 12 dei 15 milioni di neri in America“.
La programmazione
La syndication presentava un palinsesto basato su una varietà di programmi diversi, tra cui spiccava la soap The Story of Ruby Valentine, basata su We Love and Learn e As the Twig is Bent della CBS, con Juanita Hall (1901-1968), Ruby Dee (1922-2014) e Terry Carter (John Everett DeCoste, 1928-2024).
Sponsor produttori di tabacco e di latte in polvere
Il programma era sponsorizzato, tra gli altri, dalla Philip Morris e da Pet Milk.
National Negro Network affondata dall’avvento dell’era televisiva
Pur apprezzata dal pubblico, la NNN fu stroncata dall’avvento dell’era televisiva e da un capitale economico insufficiente per la lunga fase di start-up. In un solo anno, infatti, la National Negro Network andò in default. Questo almeno ufficialmente.
Boycot delle agenzie pubblicitarie
Secondo Jason Chambers, professore di tecniche pubblicitarie alla University of Illinois, che sulle vicende della NNN ha scritto il testo Madison Avenue and the Color Line: African Americans in the Advertising Industry, Evans riteneva infatti che alla base del fallimento della sua iniziativa editoriale vi fosse il boicottaggio di agenzie pubblicitarie riluttanti a raccomandare la rete ai propri clienti.
Riluttanti ad esporsi
“Le agenzie sono consapevoli della nostra esistenza e guardano da vicino la nostra crescita“, aveva dichiarato Evans all’indomani della chiusura della rete. “Tuttavia, sono ancora riluttanti ad esporsi proponendo ai clienti l’utilizzo della National Negro Network”. (M.L. per 70-80.it)