Il 15 settembre del 1975 su Rai 1 debutta una serie destinata a rimanere negli annali della televisione: Barbapapà.
Tratta dai libri di Annette Tison (1942) e Talus Taylor (1933-2015), la serie, come abbiamo già avuto modo di trattare su queste pagine, narra di tenerissimi esseri a forma di pera e di colore diverso, in grado di assumere qualsiasi forma (di persone, animali e cose).
Resta di trucco è un Barbatrucco
Ancora oggi la loro frase “Resta di trucco è un Barbatrucco” è un must tra chi ha più di 40 anni.
La famiglia
La numerosa famiglia è contraddistinta essenzialmente da colori e da alcuni arti specifiche: Barbapapà è di colore rosa, Barbamamma è nera, Barbaforte rosso ed è un tipo molto sportivo; Barbazoo è invece giallo ed ama gli animali.
Barbabarba e Barbabravo
Barbabarba, anch’egli nero, adora disegnare, mentre Barbabravo, blu, è un vero secchione.
Barbabella, Barbaballa e Barbottina
La giovane Barbabella è di colore viola e cura molto il suo aspetto, come Barbalalla, verde, ama la musica. Infine, Barbottina è di colore arancione e adora la lettura.
Ecco arrivare i Barbapapà
La sigla “Ecco arrivare i Barbapapà” diventa un tormentone evergreen, che entra in classifica tra i 40 dischi più venduti con 300.000 copie.
Le Mele Verdi
A cantarla sono Le Mele Verdi con Roberto Vecchioni (1943).
33 giri
Il disco andrà a ruba e tutte le canzoncine suonate all’interno del cartone animato, interpretate sempre da Vecchioni con Le Mele Verdi, verranno proposte in un 33 giri (“La canzone di Barbottina”, “Il miglior amico degli animali”, “Barbapapà rock”, “La canzone di Barbalalla”, “La canzone di Barbadura”, “Barbabella bella bella”…).
Nuova sigla
La stessa operazione verrà riproposta nel 1979, con la messa in onda delle nuove puntate sempre sulle reti Rai.
Lippi e i Piccoli Cantori
Questa volta però i brani saranno cantati da Orietta Berti (1943), Claudio Lippi (1945) ed I Piccoli Cantori di Niny Comolli (1915-2010).
Altre serie
Operazione che vedremo anche per altre serie tv di successo, come Kiss me Licia nel 1985 e Ciao Sabrina degli anni ’90, con disco pubblicato però negli anni 2000.
Il merchandising
Infinito sarà il merchandising a loro dedicato: oggi il 45 giri della Philips può valere anche 300 euro; i pupazzetti andarono ovviamente subito a ruba; mentre amatissimi erano anche gli adesivi.
Album da 200 euro
L’album di figurine, che oggi ha raggiunto un valore di 200 euro, era ricercatissimo, accompagnato da trasferelli, tatuaggi, timbrini, mentre il fumetto sarebbe diventato uno dei più venduti assieme ai libri della Mondadori.
Dal bagnoschiuma ai tappeti
E ancora, tra i prodotti della serie, si annoverano: bagnoschiuma, caramelle e uova di Pasqua per la Perugina, patatine, calza della Befana, astucci, diari, quaderni, cartelle, gommine, matite, puzzle, giochi da tavolo, palloni, magliette, calze, carta da lettera, secchiello e paletta, salvagente, abito di carnevale, poster, sedie, tappeti… (G.S. per 70-80.it)
https://www.youtube.com/watch?v=oiDOTPlwrjo