Nel 1969 il regista e coreografo Bob Fosse (1927-1987) esordì al cinema con la pellicola dal titolo Sweet Charity.
Fellini ispiratore
Sweet Charity-Una ragazza che voleva essere amata nell’edizione italiana, era tratto dal musical omonimo di Broadway che a sua volta si s’ispirava a Le notti di Cabiria film del 1957 diretto da Federico Fellini (1920-1993).
Charity Hope Valentine
La storia seguiva le vicende di Charity Hope Valentine, l’attrice Shirley MacLaine (Shirley MacLean Beaty, 1934).
Ballerina di night club
Mentre nell’opera felliniana la protagonista era una prostituta da strada, Sweet Charity la trasformò in una taxi girl, accompagnatrice, ma anche ballerina, di night club.
Alla ricerca dell’amore
Charity Hope Valentine possedeva un cuore generoso, sempre alla ricerca dell’amore, nonostante una serie di delusioni.
Film complesso
Il film fu girato in parte presso gli Universal Studios.
Scene di ballo
Le scene di ballo molto impegnative crearono non pochi problemi, la determinazione di Bob Fosse ebbe comunque la meglio.
La ballerina MacLaine…
La stessa attrice Shirley MacLaine si impegnò a fondo eseguendo molte delle acrobazie e sequenze di danza.
e la musica
Oltre che per le coreografie Sweet Charity venne ricordato per la colonna con canzoni come (Hey) Big Spender e If My Friends Could See Me Now.
Big Spender
In particolare, la canzone (Hey) Big Spender eseguita da un gruppo di donne divenne un classico, utilizzata in numerosi contesti culturali e pubblicitari nel corso degli anni.
Brano iconico
La sua presenza nel film è ancora oggi celebrata come uno dei momenti più iconici della cinematografia musicale.
Firma inconfondibile
Bob Fosse, noto per il suo stile caratteristico e innovativo nel mondo della danza e del cinema, impresse a Sweet Charity la sua firma inconfondibile.
Un classico del musical
Le sequenze di danza vennero coreografate con precisione e sensualità, catturando l’attenzione dello spettatore e contribuendo a definire il film come un classico del genere musical.
Gli Oscar
La pellicola fu candidata a tre premi Oscar: per la colonna sonora curata dal compositore Cy Coleman (Seymour Kaufman, 1929-2004), per le scenografie e costumi.
Clamoroso flop
Sweet Charity si rivelò un clamoroso flop al botteghino ed ebbe scarsa risonanza nell’ambiente cinematografico.
Film innovativo
Eppure lo stile innovativo che stravolse i tradizionali canoni hollywoodiani lo rese negli anni un classico del genere, amato dai cinefili di tutto il mondo.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)