Quando nel 1965 l’Olivetti Programma 101 fu presentata a New York, ai tecnici della Nasa non sembrò vero d’avere trovato l’apparecchio che avrebbe risolto buona parte dei loro problemi.
Le orbite spaziali
Gastone Garziera (1942), uno dei componenti del gruppo autore del progetto, raccontò che a New York per dare una dimostrazione dell’apparecchio, caricarono un programma per calcolare le orbite spaziali. I tecnici della Nasa restarono talmente sbalorditi da ordinarne 40 modelli.
La Perottina
L’Olivetti Programma 101, fu progettata da un team con a capo l’ingegnere elettrotenico Pier Giorgio Perotto (1930-2002). Da qui il soprannome “Perottina”.
Il team
Gli altri componenti del gruppo erano: Giovanni De Sandre (1935), Giuliano Gaiti, Gastone Garziera e Giancarlo Toppi (nella foto senza Giuliano Gaiti).
Rifiutata dagli americani
All’epoca, l’americana General Electric, dopo l’acquisizione della sezione elettronica della Olivetti, non voleva saperne di un computer italiano.
Rischio cancellazione
Per evitare la cancellazione del progetto, la Programma 101 fu allora classificata come macchina calcolatrice perché la divisione calcolatori non faceva parte dell’accordo con la GE. In questo modo l’invenzione poté essere perfezionata.
Il primo personal computer
Negli anni in cui l’uomo doveva adeguarsi ai computer, l’idea geniale fu creare una macchina per fare calcoli aritmetici dal minimo ingombro, facile da trasportare e utilizzabile da tutti.
Transistor, diodi e condensatori
La Olivetti Programma 101 non aveva processori o circuiti stampati, ma transistor, diodi e condensatori raggruppati in micro-unità funzionali. Una tecnologia brevettata appositamente per la macchina.
Stampante
Realizzata in alluminio pressofuso su progetto dell’architetto Mario Bellini (1935), l’Olivetti Programma 101, utilizzava una piccola stampante su rotolo di carta come dispositivo di visualizzazione.
Le schede magnetiche
I programmi erano codificati su schede magnetiche programmabili con sole 240 istruzioni. Poco veloce, di sicuro semplice da utilizzare e pratica.
Successo americano
Della Programma 101 furono venduti 44 mila esemplari, soprattutto negli Stati Uniti, al prezzo di 3200 dollari. Un successo tutto italiano, che, duole dirlo, è caduto nel dimenticatoio nel nostro paese.
Apollo 11
A Ivrea, nel museo “Tecnologic@mente” dedicato alla storia della Olivetti, ci sono tre gigantografie che mostrano la P101 sulle scrivanie dei tecnici Nasa intenti a preparare la missione Apollo 11.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)