Ci sono slogan che vivono nell’immaginario collettivo per generazioni, è il caso di “Ottimo direi, è Cera Grey!”. Interpretato all’inizio dell’era di Carosello dai Brutos e in seguito da Franco Franchi (Francesco Benenato, 1928-1992) e Ciccio Ingrassia (Francesco Ingrassia, 1922-2003), è un tormentone che ha imperversato per più di un decennio attraverso la comicità demenziale dei diversi esecutori.
La Grey
Il marchio Grey faceva parte della Guaber, un’azienda nata nel 1961 ad opera di Paolo Gualandi e Athos Bergamaschi che producevano inizialmente bagni schiuma, shampoo e deodoranti.
I tempi di Carosello
Sono gli anni in cui Carosello decide delle sorti delle aziende italiane, decretandone immancabilmente il successo quando grazie a sketch e slogan che diventano spesso dei veri e propri tormentoni entrano nelle case e nei cervelli degli italiani per non uscirne più!
L’etichetta discografica..
La Cera Grey, sin dai suoi esordi, aveva avuto l’idea di associare il lancio dei suoi prodotti ai successi musicali. Fu infatti anche etichetta discografica, producendo 45 giri flexi con i grandi successi dell’epoca da offrire con i propri prodotti agli acquirenti.
… e le canzoni dei Brutos
Nel 1964 la Grey lanciava la campagna che aveva come protagonisti i Brutos, diventati, grazie ad essa, una delle icone di Carosello. Nei filmati i Brutos eseguivano una canzone famosa, durante la quale uno dei componenti, Gianni Zullo (Ervigio Zullo, 1920-2005), riceveva una serie di ceffoni.
Gianni, nonostante tutti gli schiaffi che hai preso, hai sempre una buona cera!
Ogni volta lo sketch si concludeva con lo slogan: «Gianni, nonostante tutti gli schiaffi che hai preso, hai sempre una buona cera!», a cui seguiva la risposta «Ottima direi, è cera Grey».
Il papà del tormentone
Fu il moedenese Guido de Maria (1932) ad inventare questo e altri slogan passati alla storia del Carosello di quegli anni. Suoi sono infatti anche quello di Nelsen piatti (i piatti-ti, i piatti-ti con Nelsen piatti li vuol lavare lui… l’avete letto cantando, confessatelo!) e quelli di Salomone pirata pacioccone dell’Amarena Fabbri.
La VIMDER FILM
Guido de Maria, oltre che creativo era anche a capo della VIMDER Film, acronimo di Visani Luciano, Molossi Tiziano, De Maria Guido, Righi Augusto, quattro amici che fondarono quella casa di produzione di pubblicità per Carosello.
Ma chi erano i Brutos?
Nati a Torino alla fine degli anni 50, i Brutos erano un gruppo musicale e comico che può essere considerato il precursore del rock demenziale.
Musica e comicità
Sono infatti stati i primi a unire canzone e comicità. Raggiunsero un notevole successo anche all’estero, arrivando anche negli Stati Uniti, dove andarono in scena con Diana Dors (Diana Mary Fluck, 1931-1984).
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I successi internazionali
Si esibirono all’Olympia di Parigi, dove ricevettero i complimenti di Charlie Chaplin (Charles Spencer Chaplin, 1889, 1977), Jacques Tati (Jacques Tatischeff, 1907-1982), Marlen Dietrich (Marie Magdalene Dietrich, 1901-1992) e Henry Salvador (Henri Gabriel Salvador, 1917-2008).
Anche in America latina e Asia
Seguirono anche apparizioni televisive in America latina e in Asia. Intanto anche in Italia continuava il loro successo. I Brutos girarono alcuni film, uno dei quali, nel 1964, li vide protagonisti assoluti : I magnifici Brutos del West. Nello stesso anno furono chiamati per la Cera Grey.
La formazione
All’inizio il gruppo era composto da “il bello” Jack Guerrini (Giacomo Guerrini, 1937-1970), Gerry Bruno (Ettore Bruno, 1940), Elio Piatti (1926-2016), Aldo Maccione (1935).
Rotazione
Poi iniziò una rotazione e entrarono via via, in sostituzione ogni volta di qualcuno, Gianni Zullo, Dante Cleri (1910-1932), Alfonso «Nat» Pioppi, Umberto Di Dario, Giorgio Astore e, nel 1964 Dino Cassio (Leonardo Cassio, 1934-2012).
Perché Brutos?
Si dice che il nome del complesso venne creato dalla donna delle pulizie del Teatro Alcione di Torino, in cui il gruppo si esibiva agli esordi.
Siete molto simpatici, ma siete anche tanto brutti
Incontrando alle dieci del mattino i cinque stravolti dalla nottata in bianco, sbottò in piemontese: «Ai sève tant simpàtich ma ai sève anca tant brut» (Siete molto simpatici, ma siete anche tanto brutti). Sulla bruttezza il gruppo giocò a lungo utilizzando trucchi deformanti e una mimica facciale distorta.
Il format dello sketch
L’idea alla base era la seguente: il “bello” cominciava a intonare una canzone di successo dell’epoca, come Little Darling, Brivido blu, Baby Rock, e i “brutti” la storpiavano con risse, pianti, smorfie e così via.
Il ceffone immancabile
Qualunque cosa succedesse, c’era sempre qualcuno che mollava un ceffone a Zullo. Seguiva quindi il celebre slogan e infine il gruppo riprendeva a cantare con il ritornello “Usi lei, usi lei cera Grey e vedrà che la casa pulita di più diverrà. Usi lei, usi lei cera Grey e vedrà che nessuno più scivolerà”.
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Carosello di Ambra
Nel 1997 sono stati ospiti fissi del programma Carosello condotto da Ambra Angiolini (1977).
Fortunati
Partecipazione che ha contribuito alla loro fortuna più recente.
Il cambio della guardia
A partire dal 1967 e fino alla prima metà degli anni 70 gli spot della Cera Grey sono stati affidati a Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. La famosa coppia di comici palermitani girò una serie di caroselli con le storielle di Evaristo e Casimiro. Evaristo (Ciccio Ingrassia) era un inventore bizzarro e strampalato mentre Casimiro (Franco Franchi) era il suo assistente pasticcione.
Calogero, il robot
Infine c’era Calogero, un robot tutto-fare che spesso e volentieri dava qualche sculacciata al povero Casimiro per tutti i guai che combinava.
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Comicità demenziale…
Sono cambiati dunque i protagonisti ma non lo stile e l’atmosfera degli spot, anche se ora non si canta più.
…e slogan collaudato
Non è cambiato nemmeno lo storico slogan, che continua dunque a imperversare lungo più di un decennio!
Franco Franchi e Ciccio Ingrassia
Coppia di attori tra le più familiari uscite dalla nostra cinematografia i due, inseparabili al cinema e in televisione, hanno condiviso quarant’anni di carriera, dagli esordi nell’avanspettacolo ai riconoscimenti nel cinema d’autore.
Grazie a Modugno
Ciccio era quello serio e severo, mentre Franco Franchi era la macchietta, una sorta di caricatura buffa e disarticolata. Iniziano a lavorare insieme sui palcoscenici di avanspettacolo nel dopoguerra, ma grazie a Domenico Modugno (1928-1994) vengono introdotti alla carriera cinematografica.
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Le parodie
Ben centocinquanta sono i titoli che li vedono protagonisti e che sfruttano spesso il filone delle parodie di film d’autore o di successo, come I brutti di notte, Sedotti e bidonati, I due figli di Ringo, I due pompieri, I due deputati, I nipoti di Zorro, Ultimo tango a Zagarolo, Indovina chi viene a merenda?, Il bello il brutto e il cretino.
E I film d’autore
Ma la loro capacità, originalità e personalità, li portò a lavorare anche a fianco di Buster Keaton (Joseph Frank Keaton, 1895- 1966) in Due marines e un generale, in Capriccio all’italiana di Pier Paolo Pasolini (1922-1975) a fianco di Totò (Antonio De Curtis, 1898-1967) fino a Il giudizio universale di Vittorio De Sica (1901-1974). (A.F. per 70-80.it)
