Il pallone Pon Pon fa tornare in mente le giornate di tanti anni fa, quando, in assenza di computer e social, ci si divertiva con passatempi meno sedentari e per certi aspetti pure rischiosi.
Memorabili capitomboli
A cavalcioni del pallone Pon Pon dalle smisurate dimensioni, infatti, saltellando come canguri si organizzavano gare anche in discesa. Con la conseguenza che i meno pratici rischiavano sonori capitomboli.
La Ledragomma
Il pallone era una produzione della Ledragomma, ora Tonkey, azienda di Osoppo (UD) fondata nel 1950.
La mamma dei palloni ginnici
Il brand friulano può a buon diritto vantare il primato nella realizzazione di grandi palloni ginnici in materiale plastico, usati in settori come lo sport, il fitness e per scopi ludici.
Largo al PVC
Negli anni ’60 la Ledragomma rinnovò i materiali con cui realizzava i suoi prodotti, abbandonando il lattice per il PVC. Fu aumentata la gamma dei colori in vista dell’espansione a livello mondiale.
I palloni da gioco
Sempre negli anni ’60 inizia la produzione di palle e palloni da gioco. Nel 1963 è la volta del Swiss Ball, ideato dall’ingegner Aquilino Cosani (1924-2016).
Arriva il Pon Pon
L’antesignano del Pon Pon prodotto alla fine del decennio e del successivo Gymnastik Ball (primo al mondo), venne usato sia in campo ortopedico che in ambito neuropedriatico.
Quattro colori…
Il pallone era dotato alla sommità di un maniglione che serviva a reggersi saldamente e veniva prodotto nei colori: verde, arancione, rosso, giallo.
… e cinque versioni
“Il giocattolo sportivo che irrobustisce divertendo”, come recitava la pubblicità, prevedeva in origine tre versioni.
Dalla Junior alla Maxi
Il giocattolo era in format Junior per i bimbi fino a cinque anni, Normale adatto ai ragazzi ma anche agli adulti “fino a settant’anni” e De luxe per i più esigenti, cui in seguito fu aggiunta la versione Maxi per i più robusti e Hop Hop per i più piccini.
Per tutta la famiglia
A volte sul pallone c’erano enormi e spiritosi faccioni. Ancorché adatto a tutta la famiglia, a causa delle sue dimensioni, non si sapeva mai dove riporlo.
Adorato da grandi e piccoli
Certo è che il pallone piaceva a grandi e piccoli: anche gli adulti, infatti, amavano cimentarcisi.
Fragile
Ma attenzione a dove usarlo: bastava che qualcosa, sasso o robusta spina che fosse, lo pungesse per renderlo inutilizzabile.
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M. per 70-80.it)