Bei tempi quando il libretto per le giustificazioni delle assenze correva in soccorso degli studenti poco volenterosi! A dire la verità, era prerogativa di tutti – anche di quelli più bravi – saltare la scuola almeno una volta col classico metodo. Imitare la firma dei genitori in attesa della maggiore età.
Soddisfazione unica
Quale soddisfazione sventolare il libretto delle assenze sotto il naso dell’insegnante di turno! Provare un leggero brivido lungo la schiena, nell’attesa che prendesse atto della falsa giustificazione. E, finalmente, tirare un sospiro di sollievo nel momento in cui veniva convalidata.
Prestazione…
Falsificare la firma dei genitori era un’arte. C’era sempre il compagno di classe più bravo che si offriva di imitare anche quella dei genitori altrui.
… e controprestazione
In cambio, ça va sans dire, di favori vari: dall’acquisto di un panino, alle figurine, dall’aiuto nei compiti in classe al supporto per quelli fatti a casa.
La carta carbone
Una volta che il genitore aveva lasciato la sua firma sul libretto delle assenze, si provava a imitarla a mano libera. Ma la differenza si notava troppo. La carta carbone si rivelava allora il sistema migliore.
Tracce
Tuttavia bisognava essere bravi anche a non lasciare tracce sulla copia fasulla.
Solo due motivi
Il libretto delle assenze aveva in genere una copertina che variava dal grigio al rosa. Gli studenti si potevano assentare per due validi motivi: famigliari o di salute. A quel punto stava allo scolaro colorire la giustificazione.
Inventiva
Con trovate non sempre condivise dall’insegnante e ritenute quindi ingiustificate.
Il limite delle 30 assenze
I libretti delle assenze erano dotati di 30 foglietti, che in alcuni istituti scolastici erano forniti dalle segreterie. Bisognava quindi andarci piano con le richieste. E comunque era sempre meglio tenerne due: uno ufficiale, l’altro usato per le fughe.
I motivi reali
Si decideva di non andare a scuola per i motivi più disparati: girare per la città, magari con il fidanzatino/a. Oppure, quando esistevano le proiezioni mattutine, si approfittava delle ore libere per andare al cinema.
Scarsa preparazione
La scusa era sempre quella: preparazione insufficiente ad affrontare un’interrogazione certa o un compito in classe.
Le giustificazioni fasulle
Negli anni sui libretti delle assenze sono state annotate le giustificazioni più assurde, regolarmente respinte dagli insegnanti. Due su tutte: “Sono stato rapito dagli Ufo”, con relativo commento del maestro e “Pensavo fosse domenica”.
Fine di un’epoca
Con le nuove tecnologie, i libretti delle assenze di una volta sono definitivamente finiti in cantina, sostituiti dai registri elettronici consultabili dai genitori, le chat delle mamme sugli smartphone e i messaggi sui cellulari degli istituti scolastici.
Il gusto della bigiata
Ma quanto era bello poter assaporare ogni tanto, il gusto della bigiata!
Podcast
Qui per ascoltare il podcast dell’articolo. (E.M per 70-80.it)